Un tavolo di concertazione che elabori un piano nazionale per combattere gli effetti economici  della Xylella fastidiosa, dove dentro c’è non solo la piantumazione di olivi di cultivar resistenti al batterio killer, ormai in vista dello sdoganamento da parte del Comitato fitosanitario permanente di Bruxelles, ma anche la concessione di una quota sull’1% delle superfici vitate nazionali da destinare alla riconversione produttiva delle aree olivetate colpite dall’infezione e grazie ad un’azione legislativa congiunta di Governo, Parlamento e Regione Puglia.

E’ quanto proposto oggi con una lunga lettera al ministro per le Politiche agricole, Maurizio Martina, da Dario Stefàno, senatore della Repubblica e assessore alle Politiche agricole della Regione Puglia durante la presidenza di Niki Vendola.
 
Il senatore Dario Stefàno prospetta un tavolo di concertazione ed un percorso legislativo per tradurre in fatti le richieste di aiuto e ristoro che vengono dagli agricoltori e dai produttori danneggiati. E sui diritti di impianto della vite da riservare alle zone colpite Stefàno punta non solo sulla zona infetta, ma anche sulla fascia tampone, dove - in caso di rinvenimento di focolai -  le misure di eradicazione e contenimento sono le più dure.
 
“Credo sia utile – spiega Stefàno - un tavolo di raccordo che valuti l’opportunità e la fattibilità di interventi di riconversione produttiva da affiancare alla già prevista attività di reimpianto di specie di ulivo resistenti e tolleranti, la cui autorizzazione dovrebbe arrivare a breve da Bruxelles.
Reimpiantare specie resistenti di ulivo restituisce speranze agli olivicoltori, è un tentativo necessario di cui, però, non possiamo conoscere con certezza l’esito futuro. Ecco perché, parallelamente a questa iniziativa, dobbiamo sviluppare una strategia nazionale organica, supportata sul piano scientifico, che affianchi, alle azioni di eradicazione del batterio, di contenimento e monitoraggio della malattia, quelle di riconversione e rilancio dell'agricoltura nelle aree colpite".  
   
 
“In questo percorso – prosegue - ricade anche la possibilità di ridistribuire parte delle quote dell’1% (pari a 65.000 ettari) della superficie vitata nazionale per aiutare le zone colpite da Xylella. Si potrebbe agire su due direttrici: la prima, a livello locale. Mi farei personalmente promotore di precisa istanza alla Regione Puglia, affinché provveda a bilanciare a favore dell’area salentina le quote del plafond di autorizzazioni a sua disposizione (800 ettari) e sulle quali può fare leva. Una scelta, questa, che lo scorso anno purtroppo non è stata effettuata. Se operata, di concerto col Mipaaf, entro gennaio prossimo, potrebbe portare benefici già dal prossimo anno”.
 
Stefano scrive poi della possibilità di accompagnare tale propria azione con un'iniziativa del ministro cui si rivolge in maniera diretta: “La seconda, a livello nazionale: attraverso una iniziativa legislativa, di cui potresti farTi promotore, sulla necessità di operare sulle autorizzazioni di quell’1% la pre-deduzione di una quota da destinare alla Puglia. La legge di bilancio, in questo caso, rappresenterebbe una occasione preziosa che si presenta in tempi rapidi per sviluppare un intervento normativo. Certo, parliamo solo di alcune decine di ettari in più ma è pur sempre un altro passo in avanti per un territorio in difficoltà".
 
Sulle modalità di applicazione dell’iniziativa sul territorio della Puglia, Stefàno apre anche alla cessione delle quote di diritti di impianto all’area cuscinetto oltre che alla zona infetta, al fine di incentivare le eradicazioni nella prima e compensare le perdite di reddito da olivicoltura nella seconda, affiancata dal reimpianto di olivi resistenti alla Xyella.

“Conosco e condivido le iniziative da Te già assunte in sede di bilancio  - conclude Stefàno  - sul difficile tema della Xylella che potranno avere il mio appoggio nell'iter parlamentare. So che si può fare di più e spero che in questa prospettiva tu possa condividere la mia proposta”.