Un'agricoltura intensiva nello sfruttamento delle conoscenze: questa la proposta che Jose Graziano da Silva, direttore generale dell'Organizzazione delle nazioni unite per l'alimentazione e l'agricoltura, ha avanzato durante la visita ufficiale al Ciheam di Bari. L'incontro, tenutosi il 23 giugno 2017, è stato il primo in Puglia su invito del segretario generale del Ciheam, Cosimo Lacirignola. 
Fa seguito al partenariato sottoscritto nel 2015 con la Fao che ha consentito di sviluppare numerose iniziative congiunte e facilitato l'attuazione di diversi progetti complementari a quelli condotti dai quattro Istituti del Ciheam, Centre international de hautes etudes agronomiques méditerranéennes.

Ha aggiunto da Silva: "Siamo interessati alla promozione dei prodotti locali, delle varietà autoctone, alla valorizzazione dei circuiti locali. Tutto ciò è fondamentale anche per il futuro del Mediterraneo".
E ha voluto lanciare anche un secondo messaggio: "I giovani del Mediterraneo sono una preziosa risorsa e possono essere la soluzione a molti problemi che la regione deve affrontare". 

Dopo la visita all'istituto, da Silva ha incontrato Cosimo Lacirignola: focus su l'agenda strategica 2025 ed il Piano d'azione (strettamente correlati all'agenda delle Nazioni Unite 2030).
Quest'ultimo è strutturato intorno a 4 pilastri relativi allo sviluppo sostenibile del Mediterraneo e 15 priorità tematiche. Tra i temi, anche le fitopatie come la Xylella fastidiosa e gli organismi nocivi, che secondo Graziano da Silva "sono una sfida per oggi ed il futuro", tanto da "richiedere lo sviluppo di un approccio mediterraneo, avendo come partner la Fao".