Durante il Vinitaly l'oggetto del desiderio di wine lovers e buyers internazionali erano le bottiglie delle cantine più rinomate. Eppure tra calici e cavatappi si poteva avere un assaggio di come cambierà il settore vitivinicolo nei prossimi anni. Ad Enolitech, il padiglione dedicato all'innovazione, sono state molte le imprese che hanno presentato i loro prodotti. Ecco tre idee che promettono di cambiare la viticoltura come la conosciamo oggi.

La prima azienda é FuturioX ( legata ad Axatel, di cui avevamo già parlato per le sue etichette smart) che ha messo a punto un innovativo sistema di distribuzione degli agrofarmaci pensato per permettere le applicazioni a difesa della vite anche nelle zone in cui i normali atomizzatori non potrebbero operare.

Il sistema, in sperimentazione presso il Consorzio di tutela del vino Conegliano Valdobbiadene Prosecco, é costituito da due tubazioni fisse che viaggiano lungo i filari sopra e sotto le viti. Quando le centraline meteo posizionate in campo rilevano le condizioni per lo sviluppo delle malattie fungine lanciano un allarme e l'agricoltore, con un semplice comando dello smartphone, puó azionare le pompe che irrorano le viti.

Il prodotto per la difesa, miscelato e conservato in apposite cisterne, viene pompato lungo il filare e fuoriesce dagli ugelli ad alta pressione posizionati precedentemente. Questo sistema, dicono dall'azienda, consente un risparmio notevole di prodotto, eliminando il fenomeno della deriva. Di dati precisi su efficacia e risparmio non ce ne sono ancora perché il sistema é in fase di sperimentazione. Tuttavia puó rappresentare una valida soluzione in alcuni areali. La pecca é il costo dell'impianto che se é sostenibile in zone in cui si pratica la 'viticoltura eroica' in pianura non é concorrenziale.

Cantina 4.0 é invece una interessante azienda che unisce agricoltura di precisione e gestione della produzione vitivinicola secondo i principi dell'industria 4.0. L'obiettivo della società, nata da appena sei mesi, é traghettare le cantine nostrane verso il modello della smart factory, una impresa cioé capace di gestire ogni aspetto della propria vita produttiva attraverso software e sensori intelligenti con l'obiettivo di aumentare la produttività (in volumi e qualità) abbattendo i costi.

A far nascere questa società sono state quattro imprese che operano in ambiti diversi. Laser Navigation si occupa di agricoltura di precisione. Qualitas Informatica produce software per la gestione della produzione. Driwe é attiva nel campo delle energie rinnovabili, mobilità elettrica e automazione. Mentre Vintek sviluppa tecnologie per l'imbottigliamento.

Nel campo dell'analisi genetica si muove invece Enbiotech che ha lanciato Icgene, un laboratorio portatile in grado di analizzare campioni di vino per determinare la presenza di patogeni come il Brettanomyces, il lievito che causa il Brett, il difetto del vino, dal tipico sentore di stalla o di sella di cavallo, tanto temuto dai vignaioli.

Il laboratorio, grande come una scatola da scarpe, abbinato ad un tablet e ad un set di reagenti, é in grado di rilevare in appena mezz'ora la presenza dei lieviti in un campione di mosto o di vino. Il kit, a detta dei produttori, puó essere utilizzato da chiunque, anche da un non esperto. Enbiotech ha messo anche a punto un test per individuare altri microrganismi patogeni, come la Xylella fastidiosa.