"Un rinvio non è possibile, confermo che entrerà in vigore dal primo gennaio 2015".
A porre l'ultima parola sulla questione greening è Paolo De Castro, intervistato da AgroNotizie nell'ambito del 6° Forum internazionale sul cibo e l'alimentazione a Milano.

De Castro, coordinatore per il Gruppo dei Socialisti e Democratici della Commissione Agricoltura e sviluppo rurale del Parlamento europeo, aveva inviato una lettera al commissario all’Agricoltura Ue Phil Hogan, nella quale si chiedeva uno slittamento al 2016 per l’entrata in vigore delle misure della nuova politica agricola comune che riguardano il greening. 
Posizione condivisa anche dai principali rappresentanti del mondo dell'agricoltura italiana, come Agrinsieme.

La richiesta era motivata dalla confusione che ancora persiste sulle varietà da piantare e sulle modalità di applicazione delle regole. Eventuali errori potranno comportare il rimborso dei pagamenti ricevuti dai produttori, con pesanti danni all'agricoltura europea.

De Castro chiede quindi al commissario Hogan un "sforzo enorme di semplificazione", per evitare che il greening si trasformi in un ulteriore aggravio burocratico per gli Stati membri e per le aziende.

"La nuova Pac è una Pac più verde" ricorda De Castro, sottolineando la volontà del Parlamento di continuare su questa strada.


Il Protocollo di Milano
De Castro ha partecipato ieri 4 dicembre alla presentazione del Protocollo di Milano, voluto dalla Fondazione Barilla Center for Food & Nutrition.
Si tratta di una carta di principi che pone diversi obiettivi puntando a un accordo globale sull’alimentazione e la nutrizione da sottoscrivere a Expo Milano 2015. Fra i punti fondamentali ci sono l'abbattimento del 50% entro il 2020 dello spreco di cibo a fronte di 1,3 miliardi di tonnellate sprecate nel mondo, la lotta all'obesità e la promozione di un'agricoltura sostenibile.