- salvaguardare la biodiversità delle razze, per un uso sostenibile della diversità genetica;
- fornire gli strumenti per aumentare la salute e il benessere animale per garantire elevati standard nella catena alimentare;
- aumentare l'efficienza alimentare e ridurre l'impatto ambientale per un allevamento più etico e rispettoso dell'ambiente.
Il progetto ha preso il via nel 2017 e si protrarrà fino alla fine del 2019. Nel suo primo anno di attività, è stato pubblicato l'indice per la resistenza alla mastite, basato sui dati degli andamenti delle cellule somatiche nel corso della lattazione. Affiancato all'indice per le cellule somatiche è un ottimo strumento per identificare i riproduttori che trasmettono alla figlie una superiore resistenza alla mastite clinica e subclinica.
Pubblicato nel dicembre 2017 e disponibile all'inizio solo per i tori provati, da aprile 2018 è fornito anche per i tori genomici italiani ed esteri. Ha la stessa scala dell'indice per le cellule cioè media cento e deviazione standard cinque: valori superiori a cento indicano una maggiore resistenza.
Il secondo anno del progetto, il 2018, ha prodotto parecchi risultati interessanti per entrambe le razze, anche se alcuni necessiteranno ancora di qualche tempo per arrivare ad essere ufficializzati. Due sono le novità sul fronte indici che sono state pubblicate dalla valutazione genetica di dicembre.
Indice aggregato fertilità
La prima riguarda l'aggiornamento dell'indice per la fertilità delle figlie. Nonostante si tratti di un aggiornamento è possibile considerarlo, di fatto, un nuovo strumento perché più completo ed accurato rispetto alla sua versione precedente. Il nuovo indice fertilità non stima più solo il livello genetico per il tasso di concepimento al primo servizio delle vacche, ma anche quello delle manze e fornisce così un'informazione più completa sul tipo di fertilità che un riproduttore o una bovina sono in grado di trasmettere alla progenie.Il nuovo "Indice aggregato fertilità" (Iaf) è quindi il risultato della combinazione di due diversi indici:
- indice aggregato fertilità delle manze,
- indice aggregato fertilità delle figlie.
Oggi non è più possibile svincolare il dato selettivo da quello economico, perché il futuro delle stalle si giocherà sull'efficienza
Il primo ha una importanza del 10% e il secondo del 90%. La fertilità delle manze è stimata aggregando gli indici per l'età alla prima fecondazione (10%), il tasso di non ritorno a 56 giorni (43%) e l'intervallo fra la prima e l'ultima fecondazione (47%) stimato sulla base delle diagnosi di gravidanza raccolte in allevamento. La fertilità delle figlie invece è un aggiornamento del vecchio Iaf con la sostituzione dell'angolosità con il Bcs e dell'intervallo tra i parti con l'intervallo fra prima e ultima fecondazione stimato in base alle diagnosi. La nuova composizione fornisce una stima più accurata della fertilità delle vacche grazie a due fattori, l'elevata correlazione del Bcs con il tasso di concepimento (più alta rispetto all'angolosità) e la disponibilità precoce delle informazioni sulla diagnosi rispetto al parto successivo.
Ricordiamo che l'indice pubblicato è una stima del tasso di concepimento al primo servizio ed è espresso su una scala con media cento e deviazione standard cinque: i soggetti che trasmettono una migliore fertilità hanno valori superiori a cento.
Un nuovo indice economico
Il secondo indice presentato poche settimane fa è invece una vera e propria novità per la Frisona e, più in generale, per la selezione italiana. È il primo indice economico sviluppato da Anafi in collaborazione un consorzio di produttori, quello del Parmigiano Reggiano e con le Università di Bologna, Padova e Parma ciascuna con le sue competenze specifiche. È un nuovo indice economico che va ad aggiungersi all'Indice economico salute (Ies) del 2016. Il modello di messa a punto dell'indice è lo stesso per i due indici economici italiani: quantificare tutti i ricavi e tutte le voci di costo per arrivare a stimare, a livello genetico, la redditività che un soggetto può trasmettere alla progenie. In questo caso oltre ad essere valutati i costi di produzione alla stalla vengono conteggiati anche i costi della trasformazione, i cali di stagionatura ed i ricavi vengono calcolati sia sulle componenti del latte che non vengono trasformate (il siero e la panna) che sul formaggio. Vengono valorizzate anche le varianti delle caseine che sono in grado di influenzare la resa casearia a parità di contenuto di proteina. Se il valore del latte base è di 0,68 euro per giorno di vita, si stima che ogni allele B per la k caseina aggiunga ulteriori 0,05 euro per giorno di vita.L'Indice caseificazione e sostenibilità - Parmigiano Reggiano (Ics-PR) è ufficiale dal 12 dicembre 2018, quando è stato approvato dalla Commissione tecnica centrale ed esprime in euro le differenze di reddito in carriera atteso fra le figlie dei tori o delle bovine. Un terzo indice che è nella sua fase di sviluppo finale è quello per le cellule somatiche della razza Jersey che permetterebbe agli allevatori italiani di questa razza di avere uno strumento per selezionare i riproduttori direttamente per la qualità del latte ed indirettamente per la salute della mammella.
Lo sviluppo dei nuovi indici in collaborazione con il Consorzio del Parmigiano Reggiano permetterà agli allevatori che operano nel territorio della celebre Dop di scegliere sempre con maggior precisione i riproduttori
Nuovi servizi online
Ma la vera novità per tutti gli allevatori è rappresentata dai nuovi servizi online fruibili sul sito dell'associazione. Sono due: uno riguarda i tori autorizzati alla Fa in Italia e il secondo il monitoraggio dei dati dell'azienda.Il primo è un servizio aperto a tutti e permette di consultare in dettaglio tutte le informazioni su ciascun toro disponibile per la Fa in Italia. Fino ad ora, per consultare questi dati, c'era la possibilità di utilizzare un online molto "antico" e scarno o un software (Winthor) scaricabile dall'area pubblica per il quale ad ogni uscita di indici viene rilasciato l'archivio dati aggiornato. Il nuovo servizio online per i tori, oltre ad essere stato rinnovato nella grafica e nella completezza, consente di visualizzare per ogni toro anche la "storia dell'indice", ovvero l'evoluzione dei suoi numeri genetici nel tempo. Per tutti i tori provati, inoltre, viene fornito un buon numero di informazioni dettagliate sulle figlie migliori genotipizzate per Gpft e Ies e sulle migliori figlie per produzione a 305 giorni e per punteggio finale, nonché la media fenotipica delle figlie in produzione.
I dati raccolti con la genotipizzazione consentiranno alla selezione di essere sempre più mirata ai caratteri che maggiormente hanno un impatto positivo non solo in stalla, ma anche sulle scelte del consumatore finale
Facilità d'impiego
Questo nuovo online rende più facile per ogni allevatore informarsi sui dati genetici completi dei tori sulla scala italiana in modo, per esempio, da valutare per i tori di importazione (per i quali i cataloghi riportano solo i dati su scale non italiane) qual è il valore che meglio prevede la performance delle figlie nelle condizioni italiane. Basta avere un browser aperto, dal telefono, su Pc o tablet non importa, l'informazione è a portata di click.
I nuovi strumenti online del progetto LATTeco, concreti e di facile impiego, consentono un controllo diretto sui dati aziendali
I dati sono scaricabili e stampabili in diversi formati a seconda dell'utilizzo che se ne vorrà fare. La cosa veramente nuova e che promette di dare all'allevatore reali strumenti per prendere decisioni a livello genetico è quella che viene chiamata "monitoraggio online" ed è la versione rinnovata del vecchio "vacche online" ormai in disuso e di scarsa utilità.
La Figura 1 riporta la maschera delle diverse opzioni offerte dal nuovo online per le vacche.
Vi potrà accedere l'allevatore attraverso la stessa password utilizzata per il pga online, per il piano di accoppiamento online (Wam), o Sialleva. Si potranno visualizzare dati genetici e fenotipici dell'azienda.
Andando per ordine il monitoraggio genetico è un report di tre pagine che contiene il livello genetico medio di vacche, primipare, manze e vitelle per i principali indici (Pft, Ies) e le componenti del Pft e dei cruscotti che illustrano in maniera sintetica (Figura 2) il livello dell'azienda rispetto alla media delle aziende italiane o alla media del miglior 10% delle aziende nazionali.
La stratificazione della mandria (Figura 3) consente invece per Pft, Ies, kg di proteina, tipo e fertilità di analizzare la composizione di tutta la mandria, o delle sole vacche o delle sole manze e valutare come si distribuiscono intorno alla media. Cliccando su ciascuna colonna sarà possibile visualizzare tutti gli animali che appartengono a quella categoria e tutti i loro indici: il file potrà poi essere scaricato in diversi formati per ulteriori analisi e valutazioni.
Potrebbe essere interessante, ad esempio, analizzare il gruppo delle vitelle classificate come "insufficienti" perché molto al di sotto della media e valutare se valga effettivamente la pena portarle fino alla prima lattazione.
Il tasto monitoraggio fecondazione fornisce una panoramica sui tipi di tori utilizzati nell'azienda a confronto con il dato italiano medio e la lista dei migliori quindici tori utilizzati per la Fa negli ultimi tre anni. L'elenco morfologico di tutti i soggetti presenti dà il dettaglio delle valutazioni morfologiche dei soggetti ancora in allevamento con il dettaglio del punteggio della madre per valutare l'effetto del padre utilizzato.
Il tasto monitoraggio morfologico presenta invece i dati relativi al punteggio finale e le qualifiche che lo compongono per anno di valutazione in modo da poter valutare l'evoluzione della mandria nel tempo.
L'opzione indici ufficiali fornisce informazioni sugli indici per tutti i soggetti dell'azienda che possono essere opportunamente filtrate per visualizzare tutti i soggetti, le vacche o le manze e per diversi caratteri o per padre o nonno. Tutte le liste visualizzabili sono scaricabili e stampabili in diversi formati.
L'obiettivo dello strumento è quello di dare ad ogni allevatore l'accesso diretto ai propri dati e alle elaborazioni degli stessi in modo da avere uno strumento utile per prendere decisioni di tipo genetico ma non solo. Nell'approfondire l'origine di problematiche aziendali specifiche come ad esempio la fertilità, l'analisi dei dati genetici può consentire di valutare se la causa del problema sia di tipo genetico o invece no in maniera da poter meglio definire le azioni necessarie a migliorare le performance riproduttive aziendali.
Opportunità di miglioramento
Nuova veste, nuovo nome, ma soprattutto nuovi ed accurati strumenti per la selezione in azienda: concreti e fruibili. Quello che rimane è la sensazione che tutto quanto presentato possa davvero essere l'inizio di un nuovo modo di lavorare per e con gli allevatori. Il progetto di collaborazione con un consorzio di produzione e con le università, mettendo a frutto le competenze di ognuno per fornire uno strumento utile a migliorare la redditività delle aziende di uno specifico comparto produttivo, che ha portato alla pubblicazione del nuovo Ics-PR è un chiaro esempio di questo.La speranza è che dopo LATTeco altri progetti come questo possano creare altri innovativi strumenti di miglioramento del reddito aziendale a partire dalle scelte genetiche. Servizi utili e al di sopra delle parti in grado di fornire reali opportunità di miglioramento.