Aumentano le importazioni di granturco (+775.000 t) e sorgo (+66.000 t) in provenienza soprattutto dai Paesi terzi, mentre risultano in calo gli sdoganamenti di frumento (-590.000 t di grano tenero e -94.000 t di grano duro).
Le importazioni in Italia di farine proteiche di estrazione nei sei mesi in esame sono diminuite di 141.500 t (-9,8%) a causa dei minori arrivi di farina di soia. L’import dei semi e frutti oleosi aumenta di 167.500 t (+18,9%) dovuto all’incremento dei semi di soia.
Le esportazioni dall’Italia dei prodotti del settore cerealicolo nei primi sei mesi del 2013 sono aumentate di 160.000 tonnellate rispetto allo stesso periodo del 2012 (+8,7%).
Si registra l’aumento delle vendite all’estero dei cereali in granella (+73.000 tonnellate, di cui +69.600 t di grano duro), della pasta alimentare (+65.000 t, pari a +7,8%) della semola di duro (+11.300 t), della farina di tenero (+9.700 t) e dei mangimi a base di cereali (+11.100 t, +10,4%). Risultano invece in diminuzione le esportazioni degli altri prodotti trasformati (-22.000 t).
Per quanto riguarda il riso (considerato nel complesso tra riso lavorato, semigreggio e rotture di riso) le esportazioni risultano in aumento di 12.200 tonnellate (+3,2%) dovuto soprattutto alle vendite verso la Turchia (+20.600 t) e Regno Unito (+9.200 t) e nonostante il calo registrato verso la Germania (-10.400 t) e la Siria (-4.600 t).
I movimenti valutari relativi all’import/export del settore cerealicolo hanno comportato nei primi sei mesi del 2013 un esborso di valuta pari a 2675,5 milioni di euro (2242,2 nel 2012) e introiti per 1550,7 milioni di euro (1413,5 nel 2012).
Pertanto il saldo valutario netto è pari a -1124,8 milioni di euro, contro -828,7 milioni di euro nel 2012.
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Fonte: Anacer - Associazione nazionale cerealisti