L'alta pressione africana si sta rinforzando sul Mediterraneo centrale grazie all'approfondimento di un vortice depressionario sul comparto afroiberico. Gli effetti sono già tangibili sulle nostre regioni, ove si sono attivate sostenute correnti calde sciroccali che sospingono elevate quantità di sabbia prelevate dal cuore del deserto sahariano.
Analisi e previsione
L'affondo depressionario appena citato, innescando la risposta africana, garantirà su gran parte della Penisola un quadro meteorologico nel complesso stabile anche se i cieli non si presenteranno sempre limpidi perché la presenza del pulviscolo in arrivo dal Sahara, in sospensione alle quote medio alte, renderà l'atmosfera lattiginosa. Non ovunque splenderà però il sole, dato che sul bordo occidentale avremo delle blande infiltrazioni instabili che produrranno qualche addensamento soprattutto sulle regioni di Nord Ovest, ma le precipitazioni saranno comunque scarse e occasionali, tant'è che gli accumuli si attesteranno nell'ordine dei 5-10 millimetri.
L'alta pressione manterrà quindi una discreta stabilità per le prossime 24-36 ore proponendo anche un incremento dei valori termici che regalerà un contesto tipicamente primaverile, tant'è che la sostenuta ventilazione di Scirocco spingerà la colonnina di mercurio oltre i 20°C.
Una nuova situazione non consona al periodo, in particolare per la presenza dell'anticiclone africano a marzo, un evento normalmente più tipico dei mesi estivi. Ma tale scenario discretamente mite e tranquillo è destinato a durare poco, passando dal caldo ad una netta flessione delle temperature dettata da fredde correnti dai Balcani, il tutto entro il prossimo weekend.
Ma cosa sta succedendo al meteo?
Analizzando lo scacchiere europeo non c'è una figura atmosferica dominante e l'Italia si trova spesso contesa dagli ultimi sussulti gelidi dalla Russia ed i primi soffi caldi subtropicali.
Visto lo scenario sul Mediterraneo e allungando lo sguardo oltre, è possibile notare un vero e proprio sconquasso climatico anche alle alte latitudini europee: l'alta pressione delle Azzorre infatti si allungherà fino alla Scandinavia unendosi all'anticiclone russo-siberiano. Un assetto che proporrà una risposta gelida di estrazione artico continentale verso i Balcani, la quale raggiungerà parzialmente ed in forma più dolce anche l'Italia.
I primi effetti delle correnti fredde verranno avvertite sul nostro Paese a partire da sabato 19 marzo, specie sulle aree adriatiche, in successiva estensione con il passare delle ore al resto delle regioni. La colonnina di mercurio batterà in ritirata attestandosi sotto le medie del periodo, con nuove gelate di notte e al primo mattino sulle aree pianeggianti del Centro Nord e lungo le vallate alpine. La ventilazione ruoterà dai quadranti settentrionali, di Bora e Grecale, ampliando la sensazione di freddo soprattutto al Centro Sud.
Tendenza meteo
Anche la fase più fredda avrà però una durata effimera, tant'è che nella nuova settimana l'Italia diverrà di nuovo preda di un vasto anticiclone. Dopo un inizio - lunedì 21 e martedì 22 marzo prossimi- caratterizzato da residui fenomeni sulle regioni meridionali, ovvero gli effetti marginali della circolazione depressionaria che avrà caratterizzato il weekend, tornerà sulla scena nazionale una vasta area anticiclonica.
Alta pressione ancora di stampo africano che porterà un nuovo importante incremento delle temperature, in particolare al Nord e sulle regioni tirreniche, ove si raggiungeranno punte massime di 20°C.
Il "blocco atmosferico" che verrà a consolidarsi proteggerà il territorio dalle perturbazioni atlantiche, garantendo conseguentemente una lunga serie di giornate asciutte e soleggiate su quasi tutte le regioni.
Questo assetto barico potrebbe protrarsi fino al termine del mese, accentuando la situazione già molto grave della siccità.
I dati elaborati dal Cnr mostrano difatti un deficit pluviometrico molto importante su molte nostre regioni, ovvero Emilia Romagna, Marche, Toscana e Nord Ovest; non va meglio neanche altrove con aree che stanno già sperimentando una moderata di carenza d'acqua.