Parte della penisola è sotto l'influenza di una vasta goccia fredda Mediterranea che determina condizioni meteorologiche molto instabili, specie sulle regioni centrosettentrionali. L'arrivo di aria piuttosto fredda in quota continuerà a fornire energia utile per la formazione di celle convettive temporalesche, in particolare durante le ore più calde del giorno, soprattutto sulle zone interne e sui maggiori comprensori montuosi.
La depressione giunta dalla Francia non morirà tanto facilmente e riuscirà a permanere sull'Italia per diversi giorni raggiungendo entro il fine settimana anche le nostre regioni più meridionali, prima di scivolare verso i Balcani e la Grecia. Il contesto climatico si manterrà fresco con temperature piacevoli al Centro-Nord, con massime destinate a calare nel weekend anche al Sud.
Evoluzione
Come accennato, si tratta di una ferita ciclonica piuttosto profonda che ha spezzato il grande caldo indotto dall'anticiclone africano, destinata oltretutto a persistere per diversi giorni sul nostro Paese continuando a riversare al suolo l'aria fredda presente in quota nei pressi del minimo depressionario, contrastando facilmente il classico riscaldamento diurno. Continueranno a svilupparsi ancora molte strutture convettive specie - in questa prima fase - al Centro-Nord, mentre al Sud avremo un prevalente soleggiamento.
Un ulteriore approfondimento dell'area depressionaria verso il Centro-Sud, proprio nel weekend, complicherà il quadro meteorologico delle aree interne peninsulari. La lenta evoluzione verso levante del vortice ciclonico inibirà per diversi giorni la nuova estensione dell'anticiclone africano, previsto tornare sul Mediterraneo non prima dell'ultima decade.
Tendenza e previsione
Nei prossimi 10-12 giorni avremo, quindi, due periodi molto diversi in termini di condizioni meteoclimatiche, se non proprio opposti fra di loro: il primo decisamente fresco e temporalesco, mentre il secondo di quasi egual durata si presenterà caldo e siccitoso.
La prima fase continuerà quindi ad essere caratterizzata dal vortice di bassa pressione giunto sul territorio nazionale nei primi giorni della settimana - martedì 13 luglio - ora a ridosso del Nord Italia, ma in lenta estensione verso le regioni meridionali; tra il 15 ed il 20 luglio sono quindi previsti rovesci e temporali diffusi ad evoluzione diurna durante le ore più calde, si presenteranno a macchia di leopardo sulle aree centrosettentrionali e si sposteranno successivamente dal 17 al 20 soprattutto al Centro-Sud.
Nella seconda fase, tra il 21 ed il 27 luglio, tornerà invece l'anticiclone africano che dalla Spagna si allungherà di nuovo sull'Italia dando luogo a una nuova ondata di calore intenso. I primi sintomi verranno avvertiti sulle regioni di Nord-Ovest già intorno al 18-19 luglio, quando le temperature riprenderanno la corsa verso l'alto per effetto di un nuovo flusso di correnti meridionali in risalita dal Nord Africa; una parentesi comunque di durata limitata, perché con buone probabilità si sposterà tra il 24 e 25 verso il Sud abbandonando definitivamente le regioni settentrionali tra il 26 ed il 27 luglio.
Focus sulle temperature
Tra il 21 ed il 25 il contesto verrà quindi di nuovo condizionato dall'anticiclone nordafricano, chi più e chi meno, con la colonnina di mercurio che tornerà a spingere verso l'alto soprattutto al Centro-Nord, con punte di 33-34 su Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna, Toscana, Umbria e Lazio, mentre le restanti aree italiane rimarranno ancora caratterizzate da massime piacevoli che si aggireranno sui 28-30 gradi.
Dal 23 luglio l'alta africana diverrà più aggressiva propagandosi anche al Sud: raggiungerà la sua massima intensità proprio intorno al 23-24 portando i termometri nuovamente sui 33-35 gradi tra Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna, basso Veneto e zona interne centro-meridionali. Nei giorni successivi, quando probabilmente inizierà ad abbandonare le aree settentrionali per l'influenza delle fresche correnti atlantiche, premerà invece l'acceleratore soprattutto al Sud, ove i valori termici potrebbero di nuovo schizzare all'insù fino a toccare i 36-38 gradi sulle solite regioni, ovvero Puglia, Lucania, Calabria e Sicilia.
Conclusioni
Nella terza decade di luglio il caldo tornerà protagonista quasi ovunque grazie ai flussi africani. Non è così improbabile secondo le statistiche che nel corso del mese più caldo estivo intervenga qualche improvviso break, ma il ritorno del grande caldo è sempre dietro l'angolo.