Un matrimonio celebrato dalle seminatrici, quello fra coltura e fertilizzante. Al momento della semina, infatti, è possibile contestualizzare anche la deposizione di opportuni nutrienti lungo il solco, in modo che alla germinazione le piantine possano trovare da subito gli elementi che servono loro per crescere da subito al massimo delle proprie potenzialità.
 
Il processo di nutrizione è peraltro mirato e puntuale, visto che il fertilizzante non viene sparso a pioggia su tutta la superficie del campo, bensì viene collocato esattamente dove serve. Ciò comporta anche una riduzione delle esposizioni per l’ambiente, specialmente se i formulati sono granulari di buona qualità, capaci cioè di rilasciare gli elementi nutritivi in modo progressivo. In tal modo, le piante possono contare su una presenza costante di nutrimento, minimizzandosi al contempo eventuali fenomeni di dilavamento. Con la localizzazione alla semina, cioè, i nutrienti vanno soprattutto nelle piante anziché nelle falde.
 
I quantitativi utilizzati sono peraltro molto contenuti rispetto a una fertilizzazione a pieno campo e ciò implica una serie ben precisa di vantaggi. Il primo è di tipo logistico ed energetico. Piccoli volumi di prodotto implicano minori stoccaggi nei magazzini e una maggiore facilità di movimentazione e trasporto. Oltre a questi benefici sul piano della logistica, i granulari da localizzata richiedono una minor energia per la loro distribuzione, sfruttando quella già impiegata per la semina stessa. E meno energia significa anche meno emissioni di anidride carbonica.
 
La fertilizzazione localizzata alla semina è quindi pratica di assoluto interesse in agricoltura, sia per le conduzioni di tipo convenzionale, sia per il biologico. Ancora, nulla vieta di applicare tali granulari sia in caso di lavorazioni pre-semina del terreno, sia si opti per la semina su sodo o per le minime lavorazioni. È cioè una soluzione agronomica adatta a tutte le differenti condizioni aziendali possibili.

 I vantaggi della nutrizione localizzata alla semina sono visibili in primavera, quando l'apparato radicale maggiormente sviluppato massimizza i benefici delle concimazioni azotate, dando vita a uno sviluppo più omogeneo e rigoglioso delle piante (a destra)

Sipcam Italia ha nella Linea Umostart la propria punta di diamante in tal senso. Ogni prodotto ha infatti un suo uso specifico e massimizza i vantaggi per gli agricoltori in funzione delle loro stesse esigenze gestionali.
 
Per meglio approfondire i singoli contenuti, da inizio settembre AgroNotizie presenterà una serie di articoli mirati su specifici temi e prodotti della Linea Umostart. La semina dei cereali autunno-vernini sarà infatti prossima ed è bene che i cerealicoltori per primi abbiamo utili informazioni sulle scelte nutrizionali da compiere.