Il programma Viridem riassume le più avanzate conoscenze di biologia molecolare, di microbiologia applicata, di proteomica, di metabolomica, di fisiologia, di chimica e di bio-processi che hanno permesso ad Ilsa, in anni di lavoro, di identificare, isolare, purificare e analizzare metaboliti e sostanze naturali che sono diventate base dei suoi prodotti di biostimolazione delle colture.
Ilsa ha selezionato e analizzato molte specie vegetali, individuando sostanze bioattive che, se estratte in modo opportuno, concorrono alla realizzazione di prodotti in grado di rendere le colture più pronte a superare gli stress dell’ambiente in cui vivono, agendo sul metabolismo primario e secondario.
Agronomi, biotecnologi, biochimici, chimici e ingegneri hanno lavorato insieme applicando tecnologie quali il processo di idrolisi enzimatica o di estrazione di molecole bioattive attraverso la CO2 supercritica (Sfe – Supercritical Fluids Extraction), usate tipicamente in campo alimentare, farmaceutico e cosmetico, ma mai utilizzate congiuntamente prima per fare prodotti per l’agricoltura. Ilsa ha studiato un processo industriale di idrolisi enzimatica proteica, che si caratterizza positivamente per la sua attitudine a preservare gli amminoacidi in forma prevalentemente levogira, la forma biologicamente attiva e utile per le piante. Con la tecnologia di estrazione della CO2 supercritica, gli estratti ottenuti sono microbiologicamente stabili e, a differenza dei procedimenti convenzionali, la selettività del processo di estrazione adottato da Ilsa non comporta stress termico delle materie prime e non richiede l’impiego di solventi organici. Per il suo ridottissimo impatto ambientale, la Fda (Food and Drug Administration - Usa) ha conferito a questo processo industriale l’attributo Gras (Generally Recognized as Safe) ovvero generalmente riconosciuto come sicuro.
Cosa significa questo per gli agricoltori e l’ambiente? Che oggi hanno a disposizione prodotti ecosostenibili che rendono le colture meno suscettibili agli stress, favoriscono maggiori raccolti e di qualità, a parità di terreni coltivati. In questo modo Ilsa incoraggia la scelta di tecniche agricole conservative, che preservano le funzioni del suolo, proteggendolo, favorendone l’adattamento ai cambiamenti climatici e di soluzioni che consentono il risparmio idrico e permettono l’utilizzo dei fertilizzanti in maniera più efficiente, sostenibile e integrata.
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Fonte: Ilsa S.p.a.