L'amore per l'Albania in casa D'Agostino era nato da tempo e non per motivi agricoli. La società barese aveva infatti fornito 200 mila litri di disinfettanti agli ospedali pediatrici ove erano ricoverati bambini in condizioni pietose. Da allora i rapporti col Paese delle Aquile si sono intensificati, fino ad arrivare alla decisione di aprire un nuovo sito produttivo proprio in Albania. Nuovo, perché non è il primo. Nel 1995 già venne aperto infatti un impianto per la produzione di detergenti per uso domestico e industriale. Sette i dipendenti assunti e circa mille metri quadri la superficie coperta. Nemmeno una brutta esperienza passata ha fiaccato la volontà della D'Agostino di investire in Albania. Nel 1997, anno della grande crisi albanese, un giovane entrò nella fabbrica armato di Kalashnikov aprendo il fuoco e arrecando oltre che a tanta paura anche ingenti danni materiali.
Per fortuna nessuno ci lasciò la vita, ma per qualche anno a Bari si pensò all'Albania con timore.
Poi i tempi cambiano e oggi D'Agostino è tornato nel Paese delle Aquile per alcune missioni economiche legate alle fattività della Confindustria barese.  La scintilla ci ha messo poco a scoccare e adesso un nuovo impianto tecnologico è stato realizzato nei Balcani.
Il progetto di sviluppo dell'azienda barese quindi procede a passi spediti, al fine di mantenersi competitivi sui mercati nazionali e internazionali.