L'agronomo Silvio Fritegotto organizza il seminario "Serre: tecnologie innovative per il controllo e la gestione del clima e della ventilazione" dal 23 al 26 ottobre a Pescia (Pt) al Cra-Viv, Unità di ricerca per il vivaismo e la gestione del verde ambientale e ornamentale.

Nel programma di formazione verranno presi in esame gli aspetti fisici e fisiologici per la gestione e il controllo del clima in serra e dei criteri per ottimizzare e gestire la ventilazione nelle serre mediterranee, in funzione della luce e dell'energia in gioco.
L'incontro si rivolge a tecnici liberi professionisti e dipendenti di strutture o organismi associativi pubblici e privati operanti nel comparto orto-floro-frutticolo e a imprenditori agricoli, dotati di buona esperienza e preparazione professionale.
Il seminario sarà strutturato in due sessioni di due giorni ciascuna e al termine verrà rilasciato un attestato di partecipazione, valido anche per il riconoscimento di crediti formativi professionali.


 

L'importanza della corretta gestione del clima nelle serre in ambiente mediterraneo

 

Come ha detto Josè Esteban Baeza Romero al convegno sulla "Gestione di una serra sostenibile" al Flormart di Padova, la coltivazione in serra nel bacino mediterraneo, e nelle aree con clima invernale mite, si caratterizza per l'utilizzo di strutture serricole di bassa tecnologia e di basso costo, generalmente coperte con film plastici. 

La maggior parte di queste strutture sono state sviluppate empiricamente, utilizzando materiali disponibili in ciascun ambito specifico. Tali serre permettono ai produttori di soddisfare i principali obiettivi della coltura protetta, quali la protezione delle colture dalle basse temperature e dai danni causati dal vento, una riduzione o una minore incidenza di parassiti e malattie, e l'estensione e la stabilizzazione dei cicli di produzione in periodi climatici sfavorevoli, oltre all'aumento della produzione.

Tuttavia, queste serre di solito non dispongono di nessun tipo di apparecchiatura di climatizzazione, di conseguenza il clima interno della serra dipende principalmente dalle condizioni esterne. Il più delle volte l'intervento del coltivatore è limitato a una semplice apertura e chiusura manuale delle aperture della serra e all'uso di tecniche di ombreggiatura a basso costo con calce.

In queste zone calde purtroppo le colture devono adattarsi progressivamente alle condizioni non ottimali, a scapito di problemi di produzione.

In situazioni completamente opposte, quali quelle dei climi freddi, le condizioni climatiche ottimali sono generalmente fornite e condizionate dall'agricoltore, per massimizzare la produzione e la qualità, a scapito di un elevato costo energetico.

Di conseguenza, la produzione di ortaggi in serra si è gradualmente spostata dal nord Europa al bacino del Mediterraneo a causa della mitezza del clima, in particolare durante l'autunno e la stagione invernale. Questi produttori si trovano ad affrontare una grande sfida, perché i costi di produzione sono in aumento e le rese ottenute in queste strutture tradizionali sono sostanzialmente basse a causa delle limitazioni imposte dalla non ottimale gestione del microclima all'interno delle strutture.

Questo, assieme alla concorrenza dei Paesi terzi, sta costringendo i coltivatori a migliorare le loro strutture serricole e ad applicare sistemi e apparecchiature per la gestione e il controllo del clima della serra, per poter aumentare le rese e mantenere la loro redditività. La corretta progettazione della serra e la scelta del pacchetto tecnologico climatico sono fondamentali per garantire la competitività del futuro delle colture protette nel Mediterraneo in un prossimo futuro. 

 

 

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