"La frutticoltura italiana conta molto per BASF ed è il motivo per il quale sviluppiamo soluzioni innovative come Sercadis" ha detto Stefano Ballerini, marketing manager BASF Italia - divisione Crop Protection.
"Alle spalle abbiamo una continua ricerca che punta a scoprire attivi dal meccanismo d'azione innovativo. Grazie al percorso di sviluppo tecnico agronomico, che viene realizzato in più anni prima dell'immissione in commercio, e grazie alla collaborazione con Tecnici ed Enti Ufficiali, siamo in grado di definire il miglior posizionamento tecnico agronomico necessario per controllare efficacemente le patologie che affliggono la frutticoltura".
A base di Xemium®, sostanza attiva scoperta dai ricercatori BASF, Sercadis è efficace su ampio numero di patogeni come ticchiolatura e oidio per il melo, ticchiolatura e maculatura bruna per il pero e oidio delle drupacee e della vite.
Il nuovo fungicida arriva sul mercato italiano dopo anni di sperimentazione e prove in campo. Sercadis è stato infatti provato in tutti i principali areali italiani dedicati alla frutticoltura, con il contributo dei Tecnici di Istituti di Ricerca, nonché di numerosi Centri di Saggio. Ha dimostrato così i vantaggi che è in grado di dare all'imprenditore agricolo che, sempre più spesso, si trova ad affrontare, oltre alla sfida della qualità dei suoi prodotti, una crescente complessità sia normativa che ambientale che economica.
Il nuovo fungicida è flessibile, persistente (resiste quindi al fenomeno del dilavamento), utilizzabile ad un dosaggio fisso per tutte le fasi fenologiche ed è adatto a programmi di difesa a residuo ottimizzato. "Abbiamo effettuato innumerevoli prove - ha detto Lorenzo Tosi, manager di ricerca in studi Gep, Agrea - e dai dati emerge come Sercadis sia in grado di dare risultati molto interessanti, in annate di forte pressione di ticchiolatura, anche in condizioni di elevata piovosità".
Sercadis agisce attraverso una sola sostanza attiva, Xemium appunto. Si tratta di un fungicida del gruppo SDHI che agisce inibendo la catena respiratoria del fungo. Xemium ha caratteristiche particolari e molto interessanti, grazie alla sua struttura molecolare, riesce infatti ad attraversare sia le barriere idrofile che quelle lipofile: ha una struttura flessibile che gli consente di raggiungere in maniera ottimale il sito target. Ha poi una elevata attività intrinseca e quindi controlla preventivamente i patogeni già a basso dosaggio. Resiste al dilavamento, anzi, rugiada e pioggia permettono, grazie al fenomeno del re-wetting, la rimobilitazione di Xemium per una continua e durevole protezione della vegetazione trattata.
BASF consiglia di applicare Sercadis sempre in maniera preventiva e in miscela con altri prodotti a diverso meccanismo d'azione (meglio se multi-sito), offrendo così a Tecnici e Frutticoltori una forte strategia di difesa anche in ottica anti-resistenze. Utile a garantire la durata nel tempo di Sercadis è il rispetto dell'etichetta per quanto riguarda il numero massimo di applicazioni (tre massime per melo, pero e drupacce; dosaggio: 250-300 ml/ha per melo e pero, 150 ml/ha per le drupacee).
E a proposito di ticchiolatura e di prodotti BASF contro il patogeno, Vanes Rubboli, marketing crop manager Frutta e Vite - BASF Italia Crop Protection, ha annunciato con soddisfazione: "Oggi con l'arrivo di Sercadis, BASF è grado di offrire al mercato una gamma completa di prodotti che vanno a costruire una efficientissima strategia di difesa per il controllo delle più importanti malattie fungine di pomacee e drupacee. Tutto ciò anche alla luce del processo di ri-registrazione di Delan® 70 WG: oggi possiamo dire ufficialmente che da novembre sarà decretata la nuova etichetta dello storico formulato a base dithianon, e che dal 2018 BASF scende in campo con il suo rinnovato approccio di strategia di difesa".
Forte delle numerose esperienze di campo, Marco Pancaldi, technical crop manager Frutta - BASF Italia Crop Protection, ha poi potuto evidenziare le caratteristiche tecniche di Sercadis: "Alla fine di un interessantissimo quinquennio di prove nelle principali aree di coltivazione di melo, pero e pesco possiamo con concretezza dire che Sercadis è stato costantemente efficace, all'altezza e spesso meglio dei migliori standard di riferimento con cui è stato confrontato. E' selettivo, pratico all'uso anche per un'ottima miscelabilità, adatto alla costruzione di programmi di difesa a residuo ottimizzato. Altro aspetto da non sottovalutare è il fatto che abbia un formulato compatibile con i programmi di produzione integrata. Efficace contro il target, se correttamente utilizzato, rispetta invece le api e gli altri organismi utili".
Dopo questo primo incontro nel veronese, BASF sta pianificando un tour che conterà diverse tappe in giro per l'Italia, nel 2018. Sercadis infatti è anche attivo contro l'oidio anche su vite, ed è proprio per meglio spiegare i vantaggi di questo nuovo fungicida, su questa specifica coltura, che i tecnici dell'azienda si preparano a percorrere in lungo e in largo il paese.
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Fonte: Agronotizie