Quando si pensa al melo la mente corre subito alle avversità più immediate: carpocapsa e ticchiolatura. Invece, una produzione di qualità deve poter contare su una serie di interventi differenti atti a massimizzare l’espressione delle potenzialità della coltura. Nutrizione quindi, ma anche regolazione dello sviluppo vegetativo e della fruttificazione.
 
L. Gobbi da sempre è nota in frutticoltura per la ricca gamma di prodotti per la fitoregolazione e per la nutrizione basata su prodotti di specialità. A Interpoma sono state presentate anche alcune novità di sicuro interesse per i frutticoltori.
 
Si parte da LG 81, un concime organominerale NPK  contenente enzimi e metaboliti derivati da processi biologici di fermentazione, ma anche estratti vegetali, citochinine, macro e micro elementi. Migliora la fertilità e la struttura del suolo, favorendo anche la formazione di micorrize.
 
La seconda novità porta il nome di AmiVeg LG, un prodotto a base di aminoacidi ottenuti da borlande fluide di frutta e cereali. Quindi, completamente vegetale. Utile quindi se si debba produrre colture finalizzate al consumo di chi abbia sposato l’alimentazione di tipo Vegano, ovvero priva di qualsiasi coinvolgimento di organismi del Regno Animale.
 
Anche l’occhio, si dice, vuole la sua parte. E infatti a migliorare il colore dei frutti ci pensa RedSkin LG, un concime potassico fluido che influisce positivamente anche sulla pezzatura e sulla serbevolezza dei raccolti.
 
Infine il gelo. Non di rado la melicoltura di qualità ha da fronteggiare abbassamenti termici anche importanti, In tal caso si può utilizzare Crop Aid Antifrost, miscela di microelementi (B, Cu, Fe, Mn, Mo, Zn) in forma chelata che permette alla piante di superare al meglio le gelate.