La Spagna ha perso la causa che aveva intentato contro la Commissione Europea per cancellare l'obbligo di contrassegnare gli agrumi trattati in post raccolta con conservanti o altre sostanze chimiche, previsto dal regolamento 543/2011/CE del 7 Giugno 2011. Il Tribunale di Primo Grado ha rigettato il ricorso presentato dalle autorità iberiche, rappresentate dall'avvocato di stato Rubio Gonzalez (che ovviamente non è chef Rubio di Unti e Bisunti) nell'ottobre del 2011, motivando la decisione con un documento di 191 punti.
Le principali argomentazioni a sostegno della tesi Spagnola sono state tutte ritenute inconsistenti:
  • Violazione del principio del rispetto della gerarchia delle norme. Il regolamento sarebbe in contrasto con la norma internazionale di commercializzazione UNECE STANDARD FFV-14, secondo cui l'indicazione è opzionale e va utilizzata solo se la legge dello stato importatore lo prevede. Ma poiché in questo caso l'importatore è proprio l'Europa (le importazioni/esportazioni tra paesi europei sono infatti chiamati scambi), sarebbe come chiedere di rimuovere una norma per conformarsi a una norma di rango superiore che tuttavia ne prevede l'applicazione quando essa è presente! Questo si chiama “comma 22”.
  • Sviamento di potere. La commissione avrebbe agito per un fine diverso da quello dichiarato, in particolare avrebbe applicato una norma relativa agli additivi alimentari in un regolamento sugli scambi commerciali.
  • Mancanza di motivazione. La commissione sarebbe rimasta coerente con la precedente regolamentazione comunitaria anzichè adeguarsi allo standard UNECE STANDARD FFV-14, diventato meno restrittivo rispetto alle precedenti versioni.
  • Violazione del principio di uguaglianza di trattamento e di non discriminazione tra diversi produttori. La commissione avrebbe penalizzato i produttori di agrumi rispetto agli altri produttori di ortofrutta che non sono obbligati a segnalare i trattamenti in post-raccolta (classico esempio: mele e pere e banane). In questo caso la rimostranza non è valida in quanto nel caso degli agrumi i residui dei trattamenti post-raccolta si accumulano quasi esclusivamente nella buccia, che quando è trattata spesso deve essere gettata e non essere utilizzata a fini alimentari (es. produzione di limoncello), contrariamente a quanto accade nelle altre derrate.
  • Violazione del principio di proporzionalità. La commissione avrebbe comminato la norma sulla base di dati inesatti introducendo eccessive penalizzazioni per i produttori, in quanto le innumerevoli sostanze utilizzate in post-raccolta solo quelle utilizzati sugli agrumi hanno questi obblighi.
La Spagna potrà comunque ricorrere in appello presso la Corte di Giustizia Europea.
Per saperne di più
  1. REGOLAMENTO DI ESECUZIONE (UE) N. 543/2011 DELLA COMMISSIONE del 7 giugno 2011 recante modalità di applicazione del regolamento (CE) n. 1234/2007 nei settori degli ortofrutticoli freschi e degli ortofrutticoli trasformati
  2. UNECE STANDARD FFV-14 concerning the marketing and commercial quality control of CITRUS FRUIT 2010 EDITION
  3. Sentenza del Tribunale di Primo Grado del 13 Novembre 2014 – Caso T-481/11 (In francese)