Una grande sfida aspetta l'agricoltura globale nei prossimi quaranta anni: garantire un'alimentazione sana ad un numero sempre maggiore di persone e trovare metodologie di coltivazione sempre meno aggressive verso l'ambiente e i suoli.
Non è dunque un caso che l'edizione 2010 della Fiera di Hannover, una delle più importanti rassegne industriali del mondo svoltasi dal 19 al 23 aprile, abbia visto come parole d'ordine efficienza, innovazione e sostenibilità.
Quest'anno l'Italia è stato il Paese partner ufficiale della Fiera: nel suo padiglione, realizzato dall'Ice, hanno trovato posto alcune delle ultime innovazioni industriali e scientifico-tecnologiche, in un contributo intitolato 'The art of sustainability'.
In particolare, l'Enea - Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile ha presentato Skyland, il progetto di ricerca per un eco-edificio futuristico, una serra agricola a sviluppo verticale e a emissioni zero.
Al suo interno saranno coltivati prodotti agricoli biologici per 25 mila persone, che saranno distribuiti al piano terra, in un centro commerciale, senza che facciano un solo chilometro. L'edificio funziona senza utilizzare un watt di energia che non sia autoprodotto e senza generare rifiuti o emissioni.
Inoltre la coltivazione indoor consente di coltivare su più livelli. In questo modo la quantità di prodotto coltivato si quadruplica: un ettaro di terreno all'aperto corrisponde circa a 4,5 ettari al chiuso. Meno spazio e meno risorse per produrre gli stessi beni e servizi, dunque.
Ma anche la qualità del prodotto è garantita, assicura l'Enea, perché coltivando in sistemi chiusi si necessita di una quantità ridottissima di agrofarmaci.
La prima Vertical Farm italiana potrebbe sorgere a Milano, e potrebbe diventare il simbolo dell'Expò Universale del 2015 il cui tema è assolutamente calzante: 'Nutrire il pianeta, energia per la vita'.