Il protocollo d’intesa prevede l’avvio di una serie di iniziative tecniche e commerciali congiunte per consentire alle circa 300 aziende associate alla Federazione di orientarsi e scegliere gli strumenti di Sace più adatti alle proprie esigenze. Le imprese associate FederUnacoma potranno avvantaggiarsi, laddove possibile, delle offerte speciali dedicate alle Pmi: dall’assicurazione contro i rischi di mancato pagamento alla protezione degli investimenti esteri, dalle cauzioni alle garanzie finanziarie per l’internazionalizzazione, ai servizi di factoring.
“L’intesa rafforza il nostro impegno per il settore della meccanica strumentale per l’agricoltura: un comparto capace di conquistare buone posizioni sia nei mercati avanzati sia nei Paesi emergenti, ma non è immune alle difficoltà congiunturali – ha spiegato Alessandro Castellano, amministratore delegato di Sace –. Le soluzioni assicurativo-finanziarie consentono alle imprese non solo di proteggersi dai rischi connessi alle attività di internazionalizzazione, ma anche di rafforzare la competitività dell’offerta e migliorare la gestione dei flussi finanziari”.
“Sace e FederUnacoma collaborano da molti anni nella messa a punto di iniziative e prodotti specifici per il settore della meccanizzazione agricola – sostiene il presidente della Federazione Massimo Goldoni – e hanno sperimentato insieme quanto questo comparto della meccanica sia cresciuto in termini di internazionalizzazione e di presenza sui mercati esteri. Sace ha saputo bene interpretare le necessità delle nostre imprese e il nuovo accordo premia e rafforza questa importante partnership”.
La meccanica strumentale, secondo le previsioni di Sace, trainerà le performance dell’export italiano nei prossimi quattro anni, con tassi di crescita medi annui del 9,7%, che saliranno a due cifre per il comparto dei macchinari agricoli. Tra i mercati più promettenti per l’export italiano in questo comparto, Sace segnala crescenti opportunità anche in America Latina e Africa sub-sahariana: in questi Paesi i macchinari italiani potranno contribuire all’innalzamento della qualità delle produzioni industriali, inserendosi in catene produttive internazionali in rapido sviluppo.
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Fonte: FederUnacoma