I ministri dell'Agricoltura dell'Unione europea restano alla ricerca di un accordo per il nuovo regolamento sulla produzione biologica e sull'etichettatura dei prodotti "bio".
Nel frattempo, la Commissione europea definisce "migliorata sensibilmente" la situazione del mercato, pur con criticità nel settore del pollame e della carne suina.
E il viceministro italiano Olivero punta l'attenzione sulla mancata armonizzazione delle soglie sugli agrofarmaci.
Tutto questo al centro del Consiglio dell'Ue con i ministri dell'Agricoltura e della pesca, riunito a Lussemburgo. 
 

Superare il fermo nei negoziati sul biologico

I ministri hanno ribadito il loro impegno a trovare un accordo sul fascicolo dedicato alla produzione biologica e hanno discusso i modi possibili per superare l'attuale fermo nei negoziati.

La presidenza maltese del Consiglio dell'Ue lavorerà su un testo aggiornato al fine di organizzare un trilogo - negoziato tra le tre istituzioni europee - entro la fine del mese. A tal fine riunirà al più presto gli incontri bilaterali con gli Stati membri. "Malgrado un nostro forte impegno a giungere ad un risultato concreto - ha ammesso il maltese Clint Camilleri che ha presieduto il Consiglio - i nostri negoziati hanno fatto ben pochi passi avanti recentemente. La maggior parte degli Stati membri ha chiesto alla presidenza maltese di presentare un testo aggiornato nella speranza di giungere ad un accordo con il Parlamento europeo prima del termine della presidenza maltese".
 

Sul "bio" c'è il sostegno della Commissione europea

"E' un dibattito che va avanti da molto tempo. Si è cercato un accordo - ha confermato il commissario dell'Ue all'Agricoltura, Phil Hogan - per continuare a lavorare per un prossimo trilogo nelle prossime settimane. La Commissione è pronta ad assistere la presidenza nel suo tentativo di preparare una proposta che possa raccogliere una maggioranza nel Consiglio.
Vi è una soluzione, e cioè aspettare ancora un po' per capire a cosa sono disposti gli Stati membri, piuttosto che sprecare l'ottimo lavoro svolto dalla presidenza maltese e dalle precedenti"
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Mercati in miglioramento ma frumento, ortofrutta e riso restano critici in Italia

La stessa Commissione ha ritenuto che la situazione del mercato sia migliorata sensibilmente negli ultimi mesi, anche se esistono alcune eccezioni, ad esempio nel settore del pollame e in alcuni settori della carne suina. "Il Consiglio - ha però assicurato Camilleri - rimane vigile e pronto a reagire in caso di improvviso deterioramento delle condizioni economiche".

Il viceministro italiano alle Politiche agricole, Andrea Olivero, ha invece segnalato criticità in alcuni settori agricoli italiani come il frumento duro e tenero, l'ortofrutta ed il riso, "la cui tenuta - ha affermato - è messa in serio pericolo da un eccesso di importazioni di riso a dazio zero, in particolare dai paesi Eba".
Per porvi rimedio si ritiene utile "effettuare sperimentazioni sulle indicazioni di origine per il grano duro - ha proposto Olivero - mentre, per quanto riguarda il riso, si invita la Commissione a considerare l'attivazione della clausola di salvaguardia alla luce proprio della particolare situazione di difficoltà".
 

"Armonizzare le soglie sugli agrofarmaci"

Gli Stati membri sono stati anche chiamati ad esaminare possibili opzioni in materia di residui di agrofarmaci. "Siamo disponibili a continuare a discutere per cercare di finalizzare il dossier biologico - ha premesso infatti ancora Olivero - a patto che vengano risolte le principali criticità nazionali. La non armonizzazione delle soglie sugli agrofarmaci viene considerata dall'Italia un'occasione mancata mentre la possibilità di mantenere i limiti nazionali presenti nella nostra legislazione, quando altri Stati membri ne sono esenti, non rappresenta la migliore soluzione".

Riguardo alle serre, ha sottolineato che "la produzione biologica trae origine nella naturalità della coltivazione e nel miglioramento dell'agroambiente e dei suoli agricoli, nel rispetto della sostenibilità e dell'ambiente".
 

Importazioni dal Brasile

A seguito dello scandalo sulle carni avariate importate dal Brasile, infine, il commissario all'Agricoltura Hogan ha fatto sapere che si sta portando avanti "un campionamento al cento per cento di tutti i lotti che entrano nell'Unione europea alla luce di quanto è avvenuto recentemente. Sicuramente insisteremo sulle questioni sanitarie e fitosanitarie in tutti gli accordi commerciali con i paesi del Mercosur. Vogliamo garantire i consumatori europei. Il tutto però non bloccherà il processo negoziale".