E’ stata una Pasqua da record per le aziende agrituristiche della Campania, nonostante le condizioni meteo improntate ad una certa instabilità, con la pioggia giunta proprio a cavallo tra la festività e il lunedì in Albis: la crescita dovrebbe aver superato il 10% rispetto allo scorso anno. A trascinare l'incremento soprattutto il ramo ristorazione, seguito da una buona performance anche dell’ospitalità.

Così Turismo Verde, l'associazione agrituristica della Cia-Agricoltori italiani, nell'annunciare che tra domenica 16 e lunedì 17 aprile sono stati tantissimi gli italiani che si sono recati a pranzo negli agriturismi, a cominciare dalla Campania.

Con 572 aziende agrituristiche (il 14% del Mezzogiorno), delle quali il 49% a conduzione femminile, la Campania dispone di circa 19 mila 700 coperti per la ristorazione e 4231 posti letto per un fatturato annuo medio di 26 milioni di euro.

“Il ruolo multifunzionale dell'azienda agricola – sottolinea Alessandro Mastrocinque, presidente di Cia Campania e vicepresidente nazionale Cia –  ha consentito di garantire, oltre alla manutenzione e alla difesa di territori e paesaggi tipici, un indotto non secondario per le altre attività turistiche e commerciali. In questo periodo l’enogastronomia dei nostri territori viene esaltata dalle tradizioni così come ad essere valorizzata è la capacità di accoglienza di chi è impegnato a fare impresa nel settore agricolo”.

Un'altra voce attiva in primavera è quella delle fattorie didattiche, sempre più meta di gite d’istruzione, a partire dalla prime classi della scuola primaria.

“Sul fronte dell’accoglienza e della valorizzazione della campagna e dei suoi valori – ricorda Mastrocinque - è importante inoltre sottolineare anche il ruolo della fattorie didattiche, che in Campania sono circa 90”.