L'agroalimentare made in Italy è sempre più apprezzato anche sul web, tanto che l'e-commerce, anche in questo particolare segmento, ha potenzialità di crescita davvero importanti. Abbiamo parlato con Marco Ferrara, manager di Amazon, che ci ha spiegato l'andamento delle vendite e le prospettive per il futuro.

A otto mesi dal lancio dell'e-commerce agroalimentare su Amazon, siete soddisfatti dell'andamento di questo segmento di mercato?
"Sì, siamo soddisfatti per questo avvio, che nello specifico riguarda, per il sito Amazon.it, solo prodotti a lunga conservazione. Diversa invece l’offerta di Prime Now per i client Prime che risiedono a Milano e Comuni limitrofi. Prime Now è partita a novembre con prodotti surgelati, freddi a cui, molto recentemente, è stata aggiunta una parte di fresco: frutta e verdura. I dati dell’Osservatorio eCommerce B2c Netcomm Politecnico di Milano mostrano, infatti, un incremento del 20% del valore degli acquisti online di prodotti alimentari in Italia nell’ultimo anno, che si attesta a 393 milioni di euro. La penetrazione dell’e-commerce food&grocery nel totale retail del settore è ancora pari allo 0,25% e questo indica gli ampi margini di miglioramento che caratterizzano l’e-commerce in questo settore così importante per il made in Italy".

Quali sono le tendenze più seguite e quali sono i prodotti più venduti?
"Zucchero, biscotti e acqua sono stati i prodotti maggiormente acquistati su Amazon.it nello store Alimentari e cura della casa. In generale notiamo che i clienti acquistano in questo negozio i prodotti alimentari a lunga conservazione che rappresentano una componente costante della spesa settimanale: stiamo parlando dei classici prodotti di uso quotidiano di cui si crea una scorta in dispensa e che ci si appresta ad acquistare quando la scorta si sta esaurendo. Per quanto invece concerne l’acquisto di alimentari mediante Prime Now, in questi primi mesi di attività i milanesi hanno dimostrato di apprezzare in particolar modo l’acquisto di acqua: il servizio consegna al piano viene riconosciuto come un valore aggiunto dai nostri clienti perché consente di ricevere la spesa direttamente a casa senza dover faticare con pesanti borse della spesa. Nella Top 3 dei prodotti più acquistati via Amazon Prime Now figurano anche le buste di affettati e la birra".

Quali sono le prospettive per il futuro? Prevedete un incremento sempre più importante delle vendite online di prodotti agroalimentari?
"Certo, stiamo aggiungendo costantemente nuovi brand e nuovi prodotti alla nostra selezione affinchè possa essere la più ampia e utile per i nostri clienti. Ad esempio, ai 20.000 prodotti già acquistabili con l'app Amazon Prime Now abbiamo aggiunto, a partire dallo scorso 15 febbraio, 30 tipologie di frutta e verdura: mele, mandarini, zucchine e melanzane e tanto altro. Inoltre, grazie alla partnership Cucchiaio D’Argento, abbiamo creato una sezione del negozio Alimentari e Cura della casa all’indirizzo amazon.it/cucchiaio in cui è possibile visualizzare alcune ricette e procedere all’acquisto degli alimenti necessari per realizzarle. E con Prime Now, è possibile passare dall’ordine degli ingredienti al piatto pronto in tavola nel giro di due ore".

Il lancio di Prime Now, al momento solo nell'area di Milano, può essere davvero un punto di inizio importante per l'e-commerce di prodotti freschi?
"Amazon Prime Now è oggi disponibile a Milano e più di una trentina di Comuni dell'hinterland milanese, tra cui Cinisello Balsamo, Paderno Dugnano e Sesto San Giovanni; nel corso del 2016 prevediamo di estendere il servizio ad altre città italiane".

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