Arrivano i bandi Ismea con misure rivolte ai giovani fra i 18 e 40 anni non compiuti, nell’ottica di autoimprenditorialità e del ricambio generazionale in agricoltura. Un pacchetto di tre strumenti per un totale di 140 milioni di euro di fondi. Giovanni Cremonesi, direttore di Coldiretti Piacenza, fa il punto della situazione.

Uno strumento senza dubbio importante è quello del primo insediamento – spiega – andrà a premiare i giovani che intendono insediarsi per la prima volta in un’azienda agricola in qualità di capo azienda. Per ottenere gli aiuti, è necessario essere in possesso o comunque acquisire entro 36 mesi dall’insediamento, adeguate capacità e competenze professionali. Il richiedente dovrà insediarsi quale capo azienda entro 3 mesi dalla data di comunicazione della determinazione di ammissione individuale alle agevolazioni e dovrà inoltre risultare iscritto al regime previdenziale agricolo”.

L’agevolazione è costituita dall’acquisto di un’azienda agricola da parte di Ismea a e la sua successiva vendita al beneficiario con patto di riservato dominio. L’importo dell’intervento deve essere compreso tra i 250mila e i 2 milioni di euro, ridotto a 100mila euro nei casi di arrotondamento fondiario dimostrato con contratti d’affitto di durata almeno di 15 anni. La durata del mutuo concesso potrà essere di 15, 20 e 30 anni, con un periodo di preammortamento di 24 mesi. L’agevolazione è concessa nella forma di abbuono degli interessi fino a un massimo di 70mila euro; per l’istruttoria Ismea richiederà un rimborso spese da 10mila a 20mila euro in funzione del valore del fondo.

Le ultime due misure sono rivolte a giovani che vogliono subentrare in azienda e a coloro che sono già conduttori ma intendono presentare un progetto di sviluppo e consolidamento delle proprie attività – continua Cremonesi – chi vincerà il bando potrà accedere a un mutuo a tasso zero della durata massima di 15 anni che copre fino al 75% della spesa ammissibile, per investimenti complessivi con un tetto massimale di 1,5 milioni di euro”.

Coldiretti sottolinea poi come per i progetti di subentro sia necessario il fatto che l’azienda cedente sia economicamente e finanziariamente attiva da almeno due anni e che l’impresa subentrante, oltre a essere condotta da un under 40, sia costituita da non più di 6 mesi e sia operante solo nell’attività agricola. Riguardo ai progetti di sviluppo e consolidamento  l’impresa beneficiaria deve essere attiva da due anni, guidata da un giovane in possesso della qualifica IAP o CD, iscritto poi al registro previdenziale agricolo. La copertura degli investimenti varrà per studi di fattibilità, opere agronomiche e di miglioramento fondiario, opere edilizie, oneri, allacciamenti, impianti, macchinari, attrezzature, servizi di progettazione e beni pluriennali.