Il punto della situazione
La nuova settimana ha visto temperature estremamente miti su buona parte della Penisola, con valori massimi nelle principali città, ma soprattutto sull’Abruzzo, nettamente sopra le medie del periodo. A Sulmona per esempio, bella città situata nella Valle Peligna in provincia dell'Aquila, si sono sfiorati +22°C, seguono i +19.7°C di Coppito, oltre +18°C ad Aringo, Pizzoli, Marucci e Scoppito.
Scoppia la primavera anche in Sardegna, ove il sole ha dominato la scena sull'isola portando i valori termici ben oltre i normali range di febbraio, sfiorando i 23°C ad Asuni (in provincia di Sassari), Ossi e Bonorva (in provincia di Oristano).
Oltre +21°C anche in queste località: Geremeas, Barumini, Laconi, Meana Sardo, Tonara, Desulo, Bitti e Borore.
Analisi
Quelle della giornata odierna sono da considerare le ultime ore di tregua, con una prevalente variabilità ed i pochi annuvolamenti non saranno particolarmente consistenti. L'aria calda sahariana è stata spazzata via dall'arrivo dei venti occidentali e questi stessi venti rappresentano un primo segnale di un imminente cambiamento del quadro meteorologico.
Manovre molto importanti stanno prendendo piede sull’Europa occidentale e, al di là della perturbazione che arriverà nelle prossime ore (importante segnale dell'inizio del maltempo), diverrà di prioritaria importanza monitorare con attenzione quelle aree del continente. Difatti sarà l’incubatoio di una forte irruzione fredda che, entrando in Mediterraneo, andrà a scavare un profondo vortice di bassa pressione a ridosso della Sardegna.
Questo perché, l'aria fredda a contatto con le miti acque mediterranee, produrrà elevati contrasti termici.
Evoluzione
Si sentirà quindi parlare di forte maltempo, anche freddo: il vortice attraverserà le Regioni italiane, apportando un severo peggioramento. Precipitazioni particolarmente abbondanti interesseranno direttamente le aree più esposte orograficamente alle correnti nord occidentali - Regioni settentrionali e tirreniche - ove tra l'altro la neve non si farà attendere sui rilievi.
Un secondo punto d’attenzione sarà da attribuire anche al vento, atteso furioso nei pressi del minimo ciclonico.
Tendenze
L’inverno sembra voler ancora dire la sua anche nel lungo termine, ove si scorgono interessanti movimenti invernali. L’alta pressione delle Azzorre andrà difatti ad elevarsi sui settori più settentrionali dell’Atlantico, provocando una risposta fredda, verso sud, di alcuni nuclei artici. I modelli previsionali individuano in tale contesto un coinvolgimento anche del Mediterraneo ed in particolare della Penisola italiana, laddove si andrebbero a realizzare condizioni meteo climatiche marcatamente invernali tali da facilitare precipitazioni nevose anche a bassa quota.
Occhi rivolti al vortice polare
Nel corso dei prossimi giorni il vortice polare subirà un ulteriore processo di destabilizzazione che consentirà alla struttura di deformarsi, pilotando masse d'aria più fredde verso le medie latitudini.
In sostanza l'indebolimento di tale figura, atteso per fine mese, non farà altro che rallentare la "corrente a getto polare", che scorre a gran velocità lungo le medie e alte latitudini, agevolando così lo sviluppo di maggiori ondulazioni troposferiche, su larga scala, che dall’area sub-tropicale si estenderanno fino alla regione artica, favorendo la discesa di nuclei piuttosto freddi fin anche alle latitudini mediterranee.
Si andranno perciò a sviluppare importanti ondate di freddo dirette verso i settori meridionali da un lato, ma dall’altro non mancheranno importanti avvezioni di aria più mite e umida, di origine subtropicale, fino alle latitudini temperate, determinando importanti rialzi termici.