Anche l’Italia, seppur in maniera molto marginale, risente di questo mutamento perché, proprio grazie a questi afflussi artici, vengono alimentati i vortici di bassa pressione in transito sul Mediterraneo. Gli impulsi perturbati provenienti dai quadranti occidentali vanno inoltre a sfruttare l'energia potenziale immagazzinata nei mari ancora caldi, ed i temporali che ne escono determinano di sovente locali nubifragi.
Analisi
Osservando il comparto barico europeo, ne emerge un’evidente destabilizzazione del vortice polare, messo in seria difficoltà dalle elevazioni dell’alta pressione in sede continentale: uno scenario più tipico del periodo invernale che di quello autunnale. Il tutto viene attivato da vasti anticicloni che, andando ad occupare la sede artica, incentivano la discesa di masse d’aria piuttosto fredda verso l'Europa orientale e, nei prossimi giorni, anche sull’area alpina e balcanica.
In tale contesto, sotto prevalenti correnti fredde orientali, l'aria fredda riuscirà a raggiungere nel corso di questa settimana anche parte della Penisola italiana, causando un sensibile calo termico che localmente potrebbe anche raggiungere una decina di gradi. Si tratterà di un anticipo molto prematuro dell’inverno che porterà la prima neve sulle Alpi e sulle cime appenniniche, localmente fin verso il limite di 1000-1200 metri.
Evoluzione
Un vivace maltempo autunnale aprirà quindi il prossimo periodo. Una profonda goccia fredda tenderà a stazionare nel cuore del Mediterraneo, influenzando soprattutto le Regioni del Nord. Insisterà per diversi giorni colpendo in modo intenso e soprattutto ripetitivo diverse aree centro-settentrionali, per poi spostarsi successivamente anche su quelle meridionali.
L’evoluzione verso Sud del vortice perturbato ed il rinforzo del blocco anticiclonico presente sulle isole britanniche incentiveranno maggiormente l’approfondirsi delle irruzioni artiche verso l'Europa centrale e balcanica, proprio a due passi dall'Italia.
Tendenza
La Penisola si troverà quindi a ridosso di una possente rimonta anticiclonica e a due passi dal lago freddo balcanico. Alcuni refoli, come già accennato, riusciranno a condizionare anche il quadro italiano, ma non si tratterà di una prima vera irruzione invernale. Il blocco alto pressorio britannico andrà inoltre a indebolirsi sotto i colpi di un vortice depressionario in isolamento sulla Penisola Iberica e, a quel punto, si avrà una probabile invasione anticiclonica sull’Italia con spostamento dell'aria fredda verso il Mar Nero.
Previsioni in breve
Nella giornata odierna il maltempo spingerà forte sulle Regioni meridionali, con piogge anche a carattere temporalesco in estensione dai settori tirrenici a quelli ionici e adriatici. Meteo incerto sulle restanti aree, con tendenza al peggioramento dal pomeriggio anche sulle Regioni occidentali.
Nel fine settimana il quadro migliorerà temporaneamente, quando ampie schiarite si alterneranno ad annuvolamenti anche compatti, con le Regioni tirreniche in prima linea. Nella giornata di domenica il tempo andrà però nuovamente a peggiorare, preludio di una nuova vivace perturbazione che apporterà un severo peggioramento sulle settentrionali e parte delle centrali.
Il maltempo autunnale condurrà gran parte delle nuova settimana, per mano di una goccia fredda che stazionerà per qualche giorno sul Mediterraneo.