La Regione Campania tenterà di spendere il più possibile sul Programma di sviluppo rurale 2007-2013 accordando una proroga alle imprese e agli enti pubblici ancora impegnati a consegnare la documentazione degli investimenti effettuati. La data entro la quale dovranno essere stati ordinati i pagamenti è il 15 novembre. In questo modo vengono omogeneizzate le scadenze di oltre 6000 pratiche di finanziamento pendenti innanzi agli uffici competenti.
 
Lo ha deciso oggi l’Autorità di gestione del Psr Campania 2007–2013, a seguito di una riunione della task force sul programma comunitario tenutasi in mattinata. La decisione dovrà ora essere trasformata in una delibera della giunta regionale della Campania per la quale c’è già l’assenzo del presidente e assessore all’agricoltura Vincenzo De Luca.
 
Inoltre, i vertici dell’assessorato incontreranno il 24 settembre a Bruxelles la Commissione Ue per concordare la possibilità di spostare da un asse all’altro le risorse del Feasr, come già accordato alla Calabria, in modo da massimizzare l’effetto della proroga sulle misure con maggiore efficienza di spesa.
 
La Campania – come risulta dai dati di spesa aggiornati al 31 agosto scorso, diffusi ieri da Rete rurale nazionale - entro il 31 dicembre dovrà generare spesa pubblica sul Psr 2007 - 2013 per 325,6 milioni di euro, per evitare di restituire a Bruxelles 199,8 milioni di quota Feasr, che ad oggi è non spesa per il 17,99% della dotazione iniziale.  
 
“Ringraziamo il presidente Vincenzo De Luca – dice oggi Gennarino Masiello, presidente di Coldiretti Campaniaper la decisione assunta rispetto alla proroga dei termini sul Psr".
 
E proprio Coldiretti Campania aveva espresso ieri ancora una volta la forte preoccupazione per il rischio di disimpegno automatico che incombe sul Psr 2007-2013. A tal proposito il presidente Masiello ed il direttore Simone Ciampoli avevano pubblicamente avanzato una proposta al presidente Vincenzo De Luca e all'assessore ai Fondi Comunitari Serena Angioli: prorogare le scadenze fissate per rendicontare i lavori. In particolare l’organizzazione agricola faceva riferimento alle misure strutturali 121 e 123, che riguardano investimenti importanti per la capacità produttiva delle imprese agricole e quindi per la loro crescita.

Con un doppio fine: consentire alle imprese di non perdere i finanziamenti ed evitare eventuali provvedimenti di revoca, per i progetti che non avessero raggiunto il 60% della spesa, e consentire alla Regione di non andare in disimpegno automatico sul Feasr.
 
“Siamo certi che il presidente De Luca – aveva dichiarato ieri il presidente di Coldiretti Campania Gennarino Masiello vorrà comprendere che le aziende in ritardo sono incolpevoli, dovendo già fronteggiare una condizione generale di crisi economica che ha ridotto i fatturati e quindi la loro disponibilità finanziaria. Una proroga con scadenza unica darebbe ossigeno all'economia e tranquillità a chi lavora in agricoltura”.
 
La svolta in mattinata durante la riunione innanzi al direttore generale dell’assessorato, Filippo Diasco, che ha considerato l’esigenza di armonizzare tutte le scadenze di tutte le misure del Psr.

Alessandro Mastrocinque, presidente della Cia Campania, nel ricordare sul proprio profilo Facebook la decisione di oggi dell’autorità di gestione del Psr Campania, ha sottolineato come la proroga sia stata da tempo caldeggiata dall’organizzazione agricola.