Il punto della situazione
Il maltempo ha spinto forte nelle ultime ore su molte aree italiane. Diversi temporali autorigeneranti hanno interessato i litorali della Liguria e dell’Alta Toscana, ove in poco tempo sono stati scaricati quantitativi di pioggia di oltre 100 millimetri. Tra le più colpite spicca la località di Sori, in provincia di Genova, ove i pluviometri si sono fermati a 122 mm; forti precipitazioni collegate all'attività temporalesca hanno interessato anche le aree interne, con 105 mm a Monte Laghicciolo, 70 mm a Favale di Malvaro, 65 mm a Loco di Rovegno. Accumuli oltretutto provvisori e destinati ad aumentare, dato che su quelle aree sono ancora in corso diversi rovesci.
Situazioni sempre molto critiche quanto si tratta di temporali autorigeneranti, molto lenti nella propria evoluzione. Questo genere di sistemi sorgono spesso su linee di convergenza costantemente alimentate, frutto della confluenza tra i venti di Scirocco molto umidi in arrivo dai quadranti meridionali con i venti in arrivo dai varchi settentrionali ad ovest di Genova.
Analisi
Nonostante l’abbondanza di precipitazioni, in questo autunno (per ora) è mancata la ferma presenza dell'Atlantico e con esso le classiche perturbazioni oceaniche, in grado di scorrere da ovest verso est ricoprendo in modo omogeneo il territorio con piogge costanti e benefiche.
Ne deriva uno scenario barico piuttosto statico sull’areale europeo che porta ad avere una persistenza di configurazioni anomale per il periodo. I vortici in formazione sul nord-atlantico, difatti, non potendo evolvere verso i settori orientali europei, sono costretti ad affondare verso sud-ovest in prossimità dell’arcipelago azzorriano. Assetto che porta ad avere un forte richiamo subtropicale sul bacino centrale del Mediterraneo, in grado di spostare di conseguenza masse di aria molto calde dal cuore africano.
Si tratterà di una struttura piuttosto coriacea che porterà una parentesi estiva di media-lunga durata ed un aumento progressivo delle temperature con il passare delle ore. Le anomalie termiche positive potranno superare diffusamente i +5°C, con picchi prossimi ai +10°C nelle aree più esposte alle correnti calde nord-africane.
Evoluzione
L'azione erosiva atlantica svolgerà comunque il suo lavoro, così anche se la depressione sull’Ovest Europa andrà ad indebolirsi, le infiltrazioni umide riusciranno a penetrare sul fianco occidentale del vasto anticiclone. Una prima perturbazione raggiungerà con facilità il cuore del Mediterraneo e l’instabilità, un po’ più diffusa, tornerà quindi sul Paese, con i suoi effetti dopo il 15 del mese.
Gli ultimi run modellistici mostrano però alcune evidenti discordanze sul post peggioramento. Difficoltà che nascono dalla diversa interpretazione di un'altra vasta struttura ciclonica in movimento sull'Atlantico. Scostamenti anche minimi sulle possibile evoluzioni di tale perturbazione potrebbero portare scenari piovosi duraturi, anche severi, o nuovi periodi anticiclonici.
Per questo motivo se dovesse prevalere la tendenza del modello americano, che propende per la formazione di una goccia fredda nel Mediterraneo, il maltempo condurrebbe per più giorni e si rischierebbe d’incorrere in severi fenomeni. Se invece si concretizzasse l'ipotesi del modello europeo, dopo il passaggio perturbato, tornerà rapidamente l'alta pressione e quindi il bel tempo.
In ogni caso sembra che il freddo resti ancora molto distante dalla Penisola, mantenendo così in auge una persistente anomalia positiva. Anomalia che potrebbe addirittura protrarsi per tutto il mese di ottobre.
In breve
Poche novità: il quadro meteorologico si manterrà sulla falsa riga attuale, con piogge sulle regioni nord occidentali italiane, sole e caldo al Centro Sud. Qualche novità interverrà solamente dopo il 15 del mese, quando l’azione vorticosa della depressione iberico-marocchina aprirà una porta sul lato occidentale dell’anticiclone subtropicale. Una perturbazione atlantica avrà così modo d’infiltrarsi in Mediterraneo portando un vivace peggioramento lungo tutta la Penisola.
Per il “post” al momento sembra più quotata la strada perturbata, che vede l’isolamento della goccia fredda nel Mediterraneo, quindi con la prosecuzione del maltempo e l’arrivo delle grandi piogge autunnali.