Questa prima fase autunnale è stata caratterizzata da un'alternanza tra fasi anticicloniche e periodi perturbati più o meno vivaci. Oggi però i modelli vedono un più incisivo cambio circolatorio nel medio e lungo termine: dopo un breve periodo anticiclonico, dunque, prenderanno il via le grandi piogge della stagione

Il punto della situazione
E' arrivato ottobre, il mese che normalmente segna il passaggio stagionale. L'instabilità di chiaro stampo estivo lascerà strada in questo frangente alle perturbazioni atlantiche tipicamente autunnali. Ci vorrà però qualche giorno in più per assorbire completamente gli effetti della recente rimonta anticiclonica, in parte ancora in essere, che ha regalato all'Italia un periodo piuttosto mite. Le temperature, non a caso, si sono attestate poco oltre le medie del periodo, proponendo localmente valori massimi di 30°C. 

Analisi
Il primo vortice perturbato del mese di ottobre sta attraversando l'Italia, chiudendo ad uno dei più lunghi periodi anticiclonici della stagione estiva 2014. Il passaggio di testimone non sarà doloroso, ma graduale e costante come si vede anche dalle ultime emissioni dei modelli, con una prima decade di ottobre ancora interessata da una componente anticiclonica disturbata di tanto in tanto da infiltrazioni atlantiche.
Si tratta della classica oscillazione oceanica, che oscillerà tra l'alta pressione Scandinavo-Russa e il vortice ciclonico Islandese-Britannico. Situazione che spesso porta ad una stagnazione dell’impianto barico sul comparto europeo, in questo caso con le perturbazioni atlantiche sui settori occidentali, bloccate dal muro anticiclonico nord-orientale.
Questo tipo di scenario porta spesso a situazioni ibride, in particolare nel medio termine, senza fasi nettamente altopressorie o nettamente cicloniche per l'Italia. La prima decade di ottobre sarà quindi più o meno piovosa a seconda di quanto spazio potrebbe concedere l’alta pressione, con un’oscillazione fra ingressi ciclonici che colpiranno maggiormente le aree occidentali e fasi più stabili e miti che interesseranno soprattutto le aree orientali. 

Evoluzione
Il rischio nubifragi purtroppo è ancora alto, pur variando distribuzione ed entità dei fenomeni. Anche se si tratterà di semplici infiltrazioni umide, il contatto con l'energia immagazzinata dal Mediterraneo creerà le giuste condizioni per la genesi di forti temporali e, grazie alla lenta evoluzione del sistema, non mancheranno forme autorigeneranti.
Se da una parte l’autunno farà passi da gigante, dall’altra il blocco anticiclonico russo riuscirà a stravolgere il quadro dei settori orientali italiani, ma non solo. Difatti dopo i refoli instabili che interesseranno i settori occidentali nei primi giorni di ottobre, subentrerà un netto rinforzo dei geopotenziali - in via del tutto temporanea - che devierà i fronti perturbati verso l'Atlantico portoghese. La struttura anticiclonica riproposta garantirà la giusta protezione anticiclonica anche su quelle aree interessate dalle infiltrazioni, riportando cieli prevalentemente sereni e clima decisamente mite. Il tutto entro la prima metà di ottobre, dopodiché potrebbero scatenarsi correnti sudoccidentali e le prime grandi piogge autunnali

In breve
I giorni che condurranno al weekend risulteranno decisamente instabili sulle regioni meridionali, le Isole Maggiori e parte del Centro Italia. Sui settori settentrionali, invece, il quadro meteorologico proporrà un clima tutto sommato gradevole con ampi spazi sereni.
Nella nuova settimana si assisterà ad un’accentuazione delle correnti oceaniche, ma si tratterà appunto di un fuoco di paglia - imputabile al rinforzo della depressione d'Islanda – che riattiverà una vivace instabilità sui settori occidentali.
L’alta pressione diverrà nuovamente la protagonista sull’intera Penisola intorno al 10 di ottobre, regalando un'altra gradevole parentesi anticiclonica, capace di assicurare condizioni di bel tempo per diversi giorni.
Come anticipato, la depressione d'Islanda non resterà troppo in disparte: sembrerebbe difatti in grado di erodere gradualmente il blocco anticiclonico continentale e spingere progressivamente sull’Italia nuove più intese perturbazioni attorno a metà ottobre.

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