I modelli sono concordi e prevalentemente orientati verso un progressivo consolidamento anticiclonico. L’alta pressione delle Azzorre proverà ad invadere l’areale del Mediterraneo proponendo stabilità e un po’ di caldo, ma il peso atlantico potrebbe interferire con la rimonta estiva. 

Il punto della situazione 
Nel corso delle ultime ore la bassa pressione mediterranea ha raggiunto gran parte delle Regioni italiane, portando piogge e temporali localmente anche di forte entità.
Il fronte occluso delle perturbazione ha spinto maggiormente sulle aree del Friuli, Veneto, Trentino, Emilia Romagna, Lombardia, Levante ligure e Toscana occidentale, con fenomeni molto abbondanti in grado di accumulare fino a 130 mm sul livornese, 80 mm nel reggiano, 100 mm nel modenese, 80 mm sull'Appennino modenese, 50 mm a ridosso dell'Appennino romagnolo, nel ferrarese, sull'alta Toscana, Versilia e veneziano.
L’attuale quadro meteorologico non rispecchia chiaramente il periodo in essere, difatti oltre ai fenomeni molto intensi è percepibile anche un calo termico rilevante, capace di gettare la Penisola in condizioni più autunnali che estive.
Un nuovo calo delle temperature ha inoltre portato al Centro Nord valori al di sotto delle medie, compresi al primo mattino tra i 10 e i 16°C del Nord e tra i 14 e i 18°C del Centro; più mite invece al Sud con minime comprese tra 20 e 25°C. 

Analisi 
Dall’analisi della dinamica barica emergono sostanzialmente alcune novità. Difatti è già possibile scrutare particolari movimenti tra la circolazione atlantica e l'alta pressione delle Azzorre, quest'ultima in grado di consolidarsi prossimamente a ridosso della penisola iberica. Avvalendosi inoltre di un supporto d'aria calda di origine nord africana, sarà possibile percepire l’azione anticiclonica anche nel cuore del Mediterraneo, quando verrà presumibilmente costituito un blocco altopressorio continentale, la stessa figura da tempo presente tra la penisola scandinava e l'Europa orientale.
Le differenze modellistiche mostrano come sempre diverse soluzioni. L’elaborazione americana Gfs, propende infatti verso un maggior consolidamento anticiclonico, che resisterà almeno sino a metà agosto. L'Europea Ecmwf, invece, propone un periodo più variabile per la prima decade d'agosto, causato dalle solite infiltrazioni d’origine atlantica. 

Evoluzione 
Un graduale miglioramento è già alle porte: il vortice ciclonico arrivato in poco tempo sull’Italia, fortunatamente si allontanerà altrettanto celermente, tant'è che già nella giornata odierna transiterà sulla Grecia. Nell’evoluzione perderà vigore, ma sarà comunque in grado di portare gli ultimi fenomeni temporaleschi sui settori orientali. Il vuoto che lascerà verrà occupato – come già accennato – in parte dal promontorio azzorriano in arrivo sulla penisola iberica.
La guarigione, comunque lenta, porterà i primi ampi spazi sereni già nel fine settimana. Schiarite che in ogni caso si alterneranno ancora a possibili fenomeni instabili, prevalentemente ad evoluzione diurna. L'Atlantico, infatti, non sembra avere l’intenzione di mollare completamente la presa. 

In arrivo l'estate 
Anche se alcune elaborazioni modellistiche inseriscono ancora qualche elemento di disturbo, il consolidamento anticiclonico è praticamente confermato. Da un lato difatti la depressione d'Islanda, collocata attualmente tra l'omonima isola e il Regno Unito, potrebbe interferire sulle sorti meteorologiche delle regioni settentrionali, ma dall’altro lato una maggior componente africana aiuterà non poco, riportando piene condizioni estive sulle regioni centro meridionali.
L’estate condurrà quindi il prossimo periodo, caratterizzato essenzialmente da ampi spazi sereni - senza particolari eccessi di calore - e da una classica variabilità pomeridiana sui rilievi. 

In breve 
Residui fenomeni interesseranno la Penisola sino al primo weekend d'agosto, ovvero il prossimo, coinvolgendo maggiormente le regioni settentrionali, sottoposte alle infiltrazioni atlantiche. I temporali insisteranno comunque anche sulla dorsale appenninica, mentre il sole farà finalmente capolino in pianura e lungo le coste.
Quadro che potrebbe traghettare l’Italia per tutta la prima decade di agosto, proponendo finalmente condizioni di normalità stagionale.

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