Appuntamento alle 9:30 del 2 ottobre al Basf Agricultural Center di Limburgerhof (Germania). L'incontro della "Chemical Company" (così il claim dell'azienda tedesca) sarà raccontato anche via Twitter e continuerà nel pomeriggio con le break out session, brevi workshop per approfondire quattro tematiche: investimenti in ricerca e sviluppo per l'implementazione di soluzioni integrate, difesa funzionale delle colture, gestione delle aziende agricole, agricoltura sostenibile.
Nella serata del primo ottobre, il presidente della divisione crop protection di Basf, Markus Heldt, ha anticipato che l'evento sarà un'occasione per "condividere la nostra passione per l'agricoltura, il più grande lavoro sulla terra", ricordando come l'evoluzione tecnologica abbia consentito aumenti di produttività inimmaginabili fino ad alcuni decenni fa.
A sottolineare il ruolo dell'innovazione ha contribuito Christophe Wigger, vicepresidente Sales & Marketing di John Deere. "Precisione e sostenibilità sono elementi chiave del futuro dell'agricoltura. E' inoltre fondamentale documentare le operazioni colturali svolte in azienda al fine di disporre di informazioni fondamentali da trasmettere alle filiera". Wigger ha richiamato i tre "driver" che contribuirebbero in egual misura all'aumento di produttività, condividendo la visione di Basf: sementi, difesa delle colture, meccanica agricola. Se in Paesi quali Brasile e Stati Uniti il processo di miglioramento genetico del seme gioca un ruolo fondamentale, in Europa l'attenzione deve concentrarsi sugli altri due fattori.
Ogni anno John Deere investe 1,2 miliardi di dollari in ricerca. In questo ambito si inserisce lo sviluppo e la diffusione di FarmSight, il quale si basa su tre elementi chiave: le macchine John Deere, la tecnologia intelligente AMS per l’agricoltura di precisione e gli innovativi servizi forniti dai dealer. Ottimizzazione della macchina e della logistica, insieme alla definizione di strumenti per il supporto decisionale sono i vantaggi del sistema.

Sementi, agrofarmaci, macchine agricole

I driver dell'aumento di produttività delle colture: 33% sementi, 33% protezione delle colture, 33% agrimeccanica. E' necessaria un'evoluzione tecnologica in tutti gli ambiti: "innovazione al 100%".