Continua la battaglia a tutto campo del ministro Nunzia De Girolamo contro gli Ogm. Dopo il gesto dimostrativo dell'agricoltore friulano che ha seminato mais Mon 810 nel suo campo, in una intervista al Corriere della Sera, la titolare del Mipaaf annuncia l'arrivo di un "decreto anti-Ogm a tre firme": la sua, quella del ministro dell'Ambiente e del ministro della Salute.
"Credo la pensino come me, almeno a giudicare dalle dichiarazioni rilasciate in questi giorni", ha detto De Girolamo, che ha scritto una lettera ai colleghi per sollecitare l'adesione al provvedimento che vieti la coltivazione di Organismi geneticamente modificati in Italia.

Si tratta, per la verità, di un decreto che già sul nascere rischia la bocciatura da parte dell'Ue, alla luce della sentenza della Corte di giustizia europea che ha stabilito che la messa in coltura di varietà Ogm autorizzate dall’Ue non può essere sottoposta a procedure nazionali. 
"L'Europa lo potrebbe impugnare, è vero - ammette De Girolamo - e ci esponiamo a una violazione delle regole comunitarie. Però nei confronti della Francia, che ha bloccato le coltivazioni Ogm con un provvedimento simile, Bruxelles non ha ancora avviato la procedura di infrazione".

Ergo, tentar non nuoce.