"I nostri obiettivi sono la tutela e la valorizzazione del fungo italiano coltivato - spiega il presidente del Consorzio Mario Mattozzi - siamo pochi soci, ma uniamo il 70% della produzione italiana, che in totale tocca oltre 300mila quintali annui. La fungicoltura è molto antica nel nostro paese, ma negli anni la coltivazione si è affinata grazie alle moderne tecnologie. La filiera di produzione del nostro prodotto è conosciuta, per questo sono garantiti la qualità e la salubrità del fungo italiano".
"Siamo in presenza di un prodotto con valori nutrizionali importanti - continua Mattozzi - purtroppo il mercato presenta prezzi ancora non soddisfacenti per i produttori, per questo abbiamo voluto creare un consorzio per poter promuovere azioni efficaci di marketing sul prodotto, perché ci sono ancora forti margini di miglioramento per il posizionamento del fungo italiano sui mercati".
Nell'ambito del Macfrut, il Consorzio fungo italiano certificato, ha presentato una partnership con la Fondazione Umberto Veronesi, attraverso una raccolta fondi per il progetto "Più sano, più buono".
E' stato studiato in laboratorio come il fungo italiano sia benefico nel campo della prevenzione tumorale, oltre a essere inserito in tutte le diete sane, naturali ed equilibrate, grazie all'alto contenuto proteico ma allo stesso tempo al basso contenuto calorico, oltre al bassissimo contenuto di sale e grassi.
"La collaborazione con la Fondazione Veronesi, per noi è sicuramente importante - sottolinea Mattozzi - è importante divulgare il più possibile tutti gli aspetti benefici del fungo italiano coltivato e certificato".