Il quadro meteorologico andrà a migliorare gradualmente grazie a un sensibile aumento dei valori barici. Residui fenomeni interesseranno nel corso di queste ore le aree adriatiche e parte del Sud, ove la forte fase di maltempo perderà gradualmente energia per l'influenza dell'anticiclone ormai deciso a invadere l'Italia.
La stabilizzazione atmosferica avrà però un rovescio della medaglia, perché se da un lato la situazione si presenterà più tranquilla con ampi spazi sereni, dall'altra torneranno invece foschie, fitti banchi di nebbia e nubi basse sulle aree di pianura e lungo le maggiori vallate del Centro Nord. Una conseguenza tipica di questo periodo tardo autunnale, con il sole che non splenderà proprio ovunque.
Analisi e previsione
In questa seconda parte settimanale inizieremo ad avvertire un graduale miglioramento, anche se non saranno esclusi residui fenomeni che potrebbero insistere ancora al Meridione e su alcune aree del medio adriatico.
Rovesci localmente a sfondo temporalesco interesseranno dunque la bassa Campania e l'area ionica tra Basilicata e Puglia, con gli ampi spazi sereni che inizieranno a incedere tra le nubi sulla Sicilia. Piovaschi deboli potrebbero caratterizzare il contesto anche su Molise, Abruzzo e Marche; sui settori tirrenici e al Nord non mancheranno cieli sereni o poco nuvolosi con al più qualche annuvolamento più compatto in Romagna. Come accennato non sempre però risplenderà il sole, perché i primi banchi di nebbia andranno a interessare le basse pianure piemontesi e lombarde.
Con il passare delle ore l'anticiclone guadagnerà terreno verso la nostra Penisola e già da venerdì 19 sull'Italia avremo un contesto discreto, ma con nebbie sempre più insistenti in Val Padana e nelle vallate del Centro che talvolta potrebbero persistere sotto forma di nubi basse anche per gran parte della giornata. Nonostante il regime anticiclonico il sole non sarà sempre presente e al suo posto avremo cieli grigi in un contesto uggioso e più rigido rispetto al resto del Paese, ove invece le temperature guadagneranno qualche grado specie nei valori massimi con un clima mite di giorno.
Sarà questa l'anteprima di un fine settimana gradevole quasi ovunque.
Sabato e domenica con l'anticiclone
Gli aggiornamenti appena elaborati dai centri di previsione più autorevoli confermano infatti un fine settimana caratterizzato dal ritorno dell'alta pressione.
Da un rapido sguardo delle ultime immagini satellitari del continente europeo emerge una evidente area sgombra da corpi nuvolosi, un chiaro sintomo dell'invisibile presenza di una vasta figura di alta pressione centrata sul bacino del Mediterraneo. La giornata di sabato 20 novembre verrà quindi caratterizzata da condizioni meteo molto stabili su tutto il Paese, pur sempre con l'inevitabile presenza delle nebbie tipiche dei momenti anticiclonici tardo autunnali o invernali.
Anche sotto all'aspetto termico avremo delle novità, perché la scarsa ventilazione non favorirà il rimescolamento dell'aria e tornerà il fenomeno dell'inversione termica con i valori destinati a calare durante la notte, specie al Nord e nelle vallate interne del Centro.
Contesto meteo che non subirà variazioni domenica 21, con sempre la presenza dell'alta pressione ben salda al Mediterraneo, la quale garantirà ampi spazi sereni e clima sostanzialmente mite oltre le medie climatiche specie al Centro Sud. Situazione invece differente sulle regioni settentrionali, perché blande infiltrazioni più fresche e umide nei bassi strati rafforzeranno le nubi basse e le nebbie tra Val Padana e settori del medio alto Tirreno, ove peraltro potrebbero verificarsi dei piovaschi, specie sulla Liguria e sull'alta Toscana.
La parentesi anticiclonica avrà però vita breve, tant'è che nella notte arriverà una nuova perturbazione sospinta da un vortice ciclonico in evoluzione sulla Penisola Iberica, la quale porterà piogge e rovesci dapprima sulle due Isole Maggiori, preludio di un guasto atteso all'inizio della prossima settimana.
Tendenza per la nuova settimana
Una nuova fase di maltempo è quindi attesa già dalle prime ore di lunedì, quando una possibile irruzione di aria artica punterà l'Europa centrale innescando un netto cambio del tempo con piogge intense, rovesci, possibili nuovi nubifragi e addirittura le prime nevicate a bassa quota.
Le precipitazioni più intense dalle Isole Maggiori si estenderanno rapidamente ai settori tirrenici grazie all'approfondimento di un vortice ciclonico in movimento verso Sud Est. Il clou del maltempo si toccherà martedì 23 e soprattutto mercoledì 24 novembre quando il Nord Europa verrà agguantato da una vasta area depressionaria spinta da correnti artiche e, sfruttando la via che si aprirà tra le Isole Britanniche e la Francia, si getterà nel Mediterraneo direttamente dalla Porta del Rodano riversando parte del contenuto freddo dalle caratteristiche decisamente invernali.
A contatto con i nostri mari potrebbe scavarsi un vortice ciclonico secondario che potrà sfruttare il contesto per generare una pericolosa configurazione per le regioni del Centro Nord: se tale ipotesi dovesse trovare conferma avremo difatti fenomeni molto abbondanti, con scomode situazioni simil alluvionali su alcune aree.
Il flusso molto freddo che sospingerà il sistema attiverà un generale calo delle temperature tale da favorire l'arrivo delle nevicate fino a quote molto basse specie su Piemonte e Lombardia occidentale; città come Cuneo, Torino o Varese potrebbero quindi vedere i primi fiocchi della stagione invernale. Le restanti aree italiane, rimaste fino a questo momento più ai margini, verranno successivamente investite da un'ondata di maltempo intenso con possibili temporali e una forte ventilazione sulle coste più esposte, ove non saranno escluse pesanti mareggiate.
L'inverno è ad un passo dalla nostra Penisola, crescono le quotazioni per una pesante ondata di maltempo di chiaro stampo invernale.