Nei giorni scorsi Reggio Emilia è stata la capitale del dialogo sui temi agroalimentari grazie alla prima edizione di Agripride, organizzata dal Comune, che si è svolta dal 29 settembre al primo ottobre.

Per l'occasione la cornice pittoresca dei Chiostri di San Pietro ha ospitato la delegazione di Digione, che opera in maniera importante nel mondo agricolo nella Regione della Borgogna in Francia, oltre naturalmente alle associazioni di categoria, alla Camera di commercio e ad aziende del territorio che hanno testimoniato la propria esperienza imprenditoriale.

La sfida lanciata dal sindaco Luca Vecchi è stata quella di riportare i grandi temi nella dimensione territoriale ponendosi come partner dei dialoghi a livello nazionale ed internazionale.
"La città che guarda al futuro ha chiaro il tema della sostenibilità, dell'ambiente e dell'ecologia come elemento fondamentale di una qualità di sviluppo" ha affermato Vecchi.
 

Numerosi i convegni di livello nazionale ed internazionale che hanno coinvolto gli enti pubblici a tutti i livelli, con la partecipazione del ministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina, intervenuto per raccogliere le conclusioni dei lavori e portarle, con un simbolico Libro Bianco, al G7 dell'Agricoltura previsto a Bergamo il 14 e 15 ottobre 2017.

"Reggio Emilia conserva tra le più importanti realtà agroalimentari d'Europa" ha esordito il ministro, il quale ha lanciato anche la proposta dei "Distretti del cibo" come "nuovo strumento a sostegno dei territori e delle comunità che sarà previsto già nella prossima Legge di bilancio".
I progetti, di durata pluriennale, avranno l'obiettivo di "valorizzare e aiutare con risorse specifiche i produttori, le associazioni, gli enti locali e i cittadini che vogliono progettare insieme percorsi di crescita e valorizzazione delle esperienze agroalimentari, con la consapevolezza che attorno a questi temi già oggi si gioca una parte essenziale del nostro nuovo modello di sviluppo sostenibile".
 
 

 
a cura di Laura Sangiorgi Cellini