E' arrivato alla undicesima edizione il concorso Oscar green promosso da Coldiretti giovani impresa, che punta sul connubio tra giovani e agricoltura, e che in questi anni ha cercato di dare visibilità a tutti quei ragazzi che hanno costruito con spirito di sacrificio realtà imprenditoriali diventate parte dell’eccellenza italiana.

Perchè l’agricoltura è anche sporcarsi le mani e investire nella terra per realizzarsi professionalmente, come ha detto il presidente di Coldiretti Toscana Tulio Marcelli , alla premiazione dei vincitori del 2017.

Al concorso hanno partecipato 67 candidati provenienti da tutta la regione con idee innovative ed imprese di successo suddivisi nelle 6 categorie in concorso: Agri-You, Campagna Amica, Crea, Fare Rete, Impresa 2.Terra e We Green.

Nello spirito del concorso, sono state premiate quelle idee imprenditoriali che hanno saputo maggiormente coniugare tradizione e innovazione, con un occhio di riguardo riservato ai progetti che hanno come obiettivo la tutela e l’arricchimento del nostro territorio, come ha spiegato Antonio De Concilio, direttore di Coldiretti Toscana.

Venendo ai vincitori, per la categoria Agri-you, orientata all'agricoltura sociale, il premio è andato alla Cooperativa Aristotele di Campagnatico, in provincia di Grosseto, onlus fortemente radicata nel territorio con una spiccata vocazione sociale che dal 2010 ha fatto dell'apicoltura una delle sue attività centrali.

Per la categoria Campagna amica, l'oscar è andato all'impresa agricola Testarolando di Pontremoli, in Lunigiana (MS) per la sua produzione di testaroli – una sorta di 'piadine' tipiche della zona – con grani aziendali e locali, recuperando anche l'autoctona varietà di frumento Ventitré.

Alla Cooperativa Semia, di Montemassi in Maremma, è stato assegnato invece l'oscar per la categoria Crea, per il prodotto innovativo, che nel loro caso è il progetto 'Maremma che...®patata', che ha portato anche all'Agrichips, le patatine fritte fatte solo con patate locali.

Per la categoria Fare rete è stata premiata l'azienda vitivinicola Michele Satta di Castagneto Carducci, a Livorno, che assieme all'artigiano Federico Socci, hanno lanciato il PapilBo', un papillon realizzato con i legni delle barriques dell'azienda, per poter mettere sulla camicia un tocco di eleganza uscita dalle botti del vino di Bolgheri.

La cooperativa agricola La Diana, di Isola d'Arbia, nel Senese, ha vinto per la categoria Impresa 2 terra, con la sua birra agricola aggiungendo ai malti di orzi distici coltivati in azienda un ingrediente in più: il fagiolo zolfino della penna che dona alla birra un corpo importante.

Infine, per la categoria We-green, il riconoscimento è andato alla impresa agricola Maestà della Formica, in Lucchesia, per le loro composte, confetture di frutta sciroppi, gelèe, mostarde, canditi, sott'oli, creme spalmabili a partire esclusivamente dai prodotti del territorio della Garfagnana. Le specialità più originali sono le confetture di susina selvatica e fiori di sambuco, di pesca dal sangue ed elicrisio, di sambuco, di mela lugliese ed abete, di pera e fieno, spalmabile alla nocciola selvatica e latte d'alpeggio, dulche de leche di latte d'alpeggio e molto altro.

Ora si aspettano le candidature per il 2018.