Lo prevede una delibera della Giunta regionale trasmessa al ministero delle Politiche agricole.
"L'obiettivo è quello di rafforzare la competitività della nostra vitivinicoltura che si basa principalmente su attività produttive di piccola e media dimensione" spiega l'assessore all'Agricoltura Anna Casini.
La filiera regionale di settore, interpellata su questa scelta, ha condiviso infatti di applicare la priorità per aumentare l'efficacia dell'intervento sul patrimonio viticolo delle Marche.
Beneficiarie saranno le aziende con una superficie compresa tra 0,5 e 30 ettari che non usufruiscano già di esenzioni previste dai regolamenti comunitari.
Le nuove disposizioni europee hanno messo fine al regime transitorio dei diritti di impianto, introducendo un sistema di gestione basato sulle autorizzazioni.
Sono ammessi, annualmente, nuovi impianti nella misura massima dell'1% della superficie vitata nazionale.
Qualora le richieste superino la disponibilità, a ogni regione viene comunque garantita una superficie pari all'1% della propria superficie vitata riferita al 31 luglio dell'anno precedente.
Nelle Marche sono possibili autorizzazioni per circa 170 ettari. E sulla metà di questi si applica il criterio di priorità per le piccole aziende individuato dalla Giunta regionale.
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Fonte: Regione Marche