A Bruxelles la Commissione ha presentato ieri al competente Comitato di gestione il progetto di regolamento europeo per nuove misure a favore del settore ortofrutticolo colpito dall’embargo russo. Il provvedimento passerà ora all’esame del collegio dei Commissari e si prevede una sua approvazione finale entro il 31 luglio in modo che sia operativo già a inizio agosto. La sua durata è fino al 30 giugno 2016. Per l’Italia, informa una nota del Mipaaf, è previsto un plafond di ritiri complessivo di circa 50 mila tonnellate di prodotto e in particolare di: mele e pere (17.500 tonnellate), pesche e nettarine (9.200 tonnellate), agrumi (3.300 tonnellate), susine kiwi e uva da tavola (15.300 tonnellate) e altri ortaggi (650 tonnellate). A questo si aggiunge anche un ulteriore plafond da 3 mila tonnellate che può essere gestito a livello nazionale.
 
Le tipologie di azioni ammesse sui prodotti ortofrutticoli oggetto del regolamento riguardano: ritiro dal mercato e destinazione agli indigenti, mancata raccolta e raccolta verde.
 
Abbiamo chiesto fortemente un intervento della Commissione – ha affermato il ministro Martina – che potesse andare incontro alle aziende danneggiate dall’embargo russo. Si tratta di una risposta necessaria, che conferma i quantitativi che erano previsti per i nostri produttori lo scorso anno e introduce il ritiro di pesche e nettarine come da noi richiesto anche nell’ultimo Consiglio a Bruxelles. L’attivazione di questo sostegno è frutto anche del grande lavoro fatto già da maggio dal ministero insieme a Francia e Spagna nell’ambito del Comitato misto. Le misure, poi, consentono la donazione agli indigenti della frutta che non va sul mercato e mi auguro che gran parte dei quantitativi possa essere destinato a questa finalità. Sullo sfondo resta comunque la necessità di intervenire presto in Europa per aggiornare gli strumenti di contrasto alle crisi del settore, per essere davvero in linea con le esigenze delle imprese”.

Agrinsieme: "Grazie al lavoro e all’impegno del Mipaaf si stanno avendo risposte tempestive"       
Il coordinatore di Agrinsieme, Dino Scanavino ha commentato: "Anche il commissario europeo all’Agricoltura Phil Hogan ci aveva assicurato il suo impegno quando lo avevamo sollecitato proprio sulla necessità di procedere con una proroga delle misure di crisi, per evitare che i provvedimenti venissero deliberati, come accaduto la scorsa estate, a campagna produttiva ormai finita”. Ora “questi interventi potranno contribuire a dare sollievo ai produttori e alle cooperative - continua Scanavino - togliendo dal mercato europeo quantitativi di prodotto che, non potendo raggiungere la Russia, appesantiscono l’offerta interna con conseguenze al ribasso sui prezzi”.

Sul piano nazionale occorre lavorare su politiche di sostegno al settore -sottolinea Agrinsieme - per rafforzare l’aggregazione e ridurre gli squilibri tra le diverse aree produttive italiane. Fondamentale sarà anche far leva su azioni di promozione ai consumi di ortofrutta made in Italy, come quella avviata proprio in questi giorni dall’Organizzazione Interprofessionale Ortofrutta Italia per favorire il consumo di pesche e nettarine durante questo periodo.