Se la strage di ulivi non fosse una tragedia, questo articolo avrebbe potuto titolare “L’angolo del buonumore”, viste le esilaranti ipotesi complottiste che rimbalzano su web. Invece ha prevalso l'innocua voglia di giocare col nome del patogeno e, per semplice inversione, tirarne fuori un altro che richiamasse la genetica. Perché alla fin fine ancora una volta di genetica si è andato a parlare. E così Xylella è divenuta Allelyx.

Allelyx potrebbe chiamarsi un compagno di Asterix e Obelix, oppure un cattivone spaziale della saga “Lanterna Verde”. Carino pure per battezzare un ogm mortifero, creato da qualche Mad Doctor nei laboratori di una multinazionale ancor più cattivona. Americana magari, perché se non è americana pare non esserci più neanche tanto gusto.

Bello, Allelyx. Gli alleli sono infatti componenti speculari dei nostri cromosomi. Sono genetica. Sono Dna. Nome quindi perfetto agli occhi dei complottisti che stanno imperversando su internet, aggiungendo la propria voce a quella dei molti guru e taddei nazionali che per la moria degli ulivi salentini inventano ogni giorno cause e rimedi parimenti inverosimili. Del resto Alellyx, nome simile ma con la doppia elle spostata in fondo, è pure il nome di una società brasiliana acquisita nel 2008 da Monsanto e che avrebbe sequenziato il genoma proprio di Xylella fastidiosa. Meglio di così, cosa si poteva chiedere?
 

Da Nando a Sabina

 
Per fortuna, ad alleggerire le tensioni sul dramma degli ulivi salentini è giunto il contributo video di tal Nando dei Sud Sound System, artista pugliese che ha dato una versione tutta sua sulle morie degli ulivi. “Salento la strage degli ulivi a chi serve?”, questo il titolo del video, rilancia infatti il tema Xylella in modo indiscutibilmente originale.
La Xylella, per Nando, sarebbe un battere innocuo e nessuno avrebbe mai provato che danneggia l’ulivo. Perché quindi la moria? Cosa c’è dietro? Chi ci guadagna?

Secondo l’autore del video vi sarebbe un ben preciso piano per sostituire gli attuali ulivi secolari con altri resistenti alla Xylella. Ulivi ovviamente ogm, “costruiti” da Monsanto e già disponibili in Israele. E si sa benissimo, ricorda Nando, che gli ogm ci fanno ammalare inducendo resistenza agli antibiotici. Per fortuna, quasi fosse un segno divino, le campane della chiesa alle spalle dell’intervistato si sovrappongono alla sua esposizione quando ipotizza che perfino la Xylella sarebbe stata prodotta dal Colosso di St.Louis proprio nei laboratori brasiliani di Alellyx. Buffo: poco prima aveva detto che era innocua...

Sicuramente, si può concordare con Nando sui polifenoli e sui benefici che l’olio d’oliva apporta alla salute. Il mal di testa, però, caro Nando, appare un po’ dura che passi con un cucchiaio di olio d’oliva.
Non pago però di quanto detto fino a quel punto, Nando dei Sud Sound System conclude dicendo che per opporsi a tali abbattimenti lui e altri artisti pugliesi sarebbero disposti perfino a legarsi agli alberi, solleticando involontarie fantasie su certe camice bianche, dalle maniche lunghissime, con i legacci che si annodano dietro la schiena.
 
Potrebbe finire qui, con una risata durante la pausa caffè, momento nel quale si vanno a cercare filmati divertenti. Invece no: l’intervento di Nando viene ripreso da un’artista ben più nota, ovvero Sabina Guzzanti, sorella di Corrado (Quelo: la seconda che hai detto…) e Caterina (E le foibe?).
La show girl rilancia infatti la “notizia”, rafforzandola pure nei contenuti, e pubblica sulla sua pagina Facebook il video di Nando, scatenando ovvie reazioni da più parti. Non se ne abbia a male Nando, ma la Sabinona nazionale quando parla attira più attenzione di lui: al momento della cattura a schermo i “like” erano ben 13.721 (!) e 33.845 persone avevano condiviso il filmato stesso. Si spera per motivi diversi da quelli apologetici, perché gente che condivide contributi solo per sfotterli nelle proprie bacheche, per fortuna, ce n’è tanta.
 
Non si capisce bene cosa abbia spinto Sabina Guzzanti a esporsi mediaticamente al plotone di esecuzione che per tale ragione l’ha poi sommersa di risa e pernacchie, metaforiche o meno. Antipatia per le multinazionali, specie se americane? Ideologia politica? Chissà. Ognuno fa del proprio tempo libero ciò che più gli pare.

Per esempio, alcuni artisti americani sarebbero divenuti ferventi anti-vaccinisti, come Jim Carrey, Alicia Silverstone, Charlie Sheen o Jenny McCarthy. Tom Cruise, da parte sua, sarebbe un aderente di Scientology.
E mica solo gli Americani si distinguono per originalità. In Italia, Piero Pelù, ex-leader dei Litfiba, pare molto interessato alle scie chimiche, mentre Povia, altro cantante nazionale, si è interrogato se per caso a causare i terremoti non sia il calpestio dei sette miliardi di Esseri Umani che abitano il Pianeta.
 

Ritorno al Mondo reale

 
Simpatiche curiosità artistiche a parte, però, gli agronomi e le autorità pugliesi hanno già il loro bel daffare con chi sposa cause strampalate e pseudo-esoteriche, oppure lancia il j’accuse contro, indovinate un po’, i "pesticidi". Glifosate in testa. Meno male quindi che, una volta tanto, invece di doversi infuriare contro i soliti cialtroni disinformatori di professione, gli amici pugliesi hanno potuto prendersi un break con Nando e Sabina. Magari sono riusciti pure a farsi una risata.

Ma ora ragazzi, forza: la pausa caffè è finita e la moria degli ulivi è ancora lì che aspetta. Che quindi gli artisti tornino nei teatri, perché voi, tecnici e agronomi, siete attesi negli uliveti. Un bene prezioso per il salvataggio del quale state già prendendo fischi da più parti e per il quale temo nessuno vi applaudirà quando l’avrete vinta su “Allelyx”. Perché l’avrete vinta, ne sono certo. Alla faccia dei guru, dei taddei, dei complottisti e, perché no, anche di certi artisti.