Oggi a Lussemburgo i ministri europei all'Ambiente cercheranno un accordo sul regolamento europeo sugli Ogm bloccato dal 2010 che consentirebbe agli Stati membri di proibire la coltivazione nel proprio territorio.

José Bové, eurodeputato Verde e storico attivista francese no Ogm, spiega la sua contrarietà a questa normativa vista da molti come la soluzione alla convivenza tra Paesi pro e contro alle colture transgeniche.
“Con questa legge i Paesi Ue saranno obbligati a negoziare con le multinazionali che ne usciranno più forti di prima”.
Secondo Bové, l'Ue avrebbe dovuto “rafforzare l'attuale procedimento di autorizzazione internazionale prevedendo criteri scientifici, ambientali e socio economici”.

L'eurodeputato attacca poi la Commissione europea, rea, secondo lui, di “voler aprire la porta agli Ogm in vista dell'accordo TTIP con gli Stati Uniti”. Nel disegno tratteggiato da Bové, “la Commissione vuole portarsi avanti sui negoziati visto che gli Stati Uniti sono tradizionalmente interessati al mercato europeo per il transgenico.

E infine un affondo alla Francia, che appoggerà il nuovo regolamento: “I socialisti hanno tradito i nostri principi di base”.

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