I record son fatti per essere battuti. E Pioneer nella sua storia di record ne ha battuti diversi. Spesso battendo i propri. Ora un nuovo record del Mondo di produzione di granella è stato stabilito negli Stati Uniti con un nuovo ibrido Pioneer, superando il precedente record ottenuto nel 2002 sempre con un ibrido del Colosso americano.
Secondo i dati diffusi dall’Associazione Nazionale dei Maiscoltori Statunitensi (NCGA), il nuovo record di 285,3 quintali per ettaro è stato raggiunto da David Hula, maiscoltore di Charles City (Virginia, USA) con il nuovo ibrido P2088YHR.
Questo straordinario risultato ha permesso a Hula di aggiudicarsi il primo premio del Corn Yield Contest 2013, la gara pubblica indetta ogni anno dall’Associazione Nazionale dei Maiscoltori Statunitensi, a cui migliaia di maiscoltori partecipano con l'obiettivo di ottenere la massima produzione possibile con le diverse tecniche di coltivazione.
 
I dati di raccolta di quest’anno, certificati dall’Associazione dei Maiscoltori Americani, confermano l’enorme potenziale produttivo della genetica sviluppata da Pioneer – commenta Giovanni Marzi, Marketing Manager Italia di DuPont Pioneer – Solo gli agricoltori che hanno seminato ibridi Pioneer hanno superato la soglia dei 250 quintali per ettaro e il più vicino concorrente ha un distacco di 50 q.li/ha!
 
I risultati che arrivano dall’America definiscono peraltro un nuovo livello produttivo raggiungibile da tutti i maiscoltori, poiché sono stati ottenuti in campo aperto, utilizzando ibridi commerciali coltivati in condizioni normali. Desta sicuramente interesse il fatto che, parlando del suo nuovo record, lo stesso Hula abbia raccontato come durante la trebbiatura il monitor installato nella cabina della mietitrebbia abbia segnato picchi di oltre 300 quintali prima di fermarsi sul valore medio di 285 q.li/ha. Ciò significa che la soglia delle 30 tonnelate per ettaro potrebbe non essere poi così lontana.
 
Nonostante le differenze tra i due ambienti colturali, quello italiano e quello americano, si tratta di un importante punto di riferimento anche per noi - conclude Giovanni Marzi – Infatti, il protagonista di questo successo, P2088YHR, è la versione geneticamente modificata resistente a piralide e diabrotica del nuovo ibrido Pioneer P2088, che presenteremo a un ampio numero di aziende agricole italiane nel corso del 2014. Adesso lavoreremo con i maiscoltori per raggiungere, attraverso soluzioni efficaci e sostenibili, lo stesso livello di protezione dagli insetti che negli USA si ottiene attraverso le biotecnologie.