Marco Aurelio Pasti è un imprenditore agricolo. Si occupa di tre aziende nelle quali avviene una rotazione quadriennale di mais, soia, frumento, barbabietola da zucchero. Produce orzo da insilare sia per l'allevamento di bestiame, sia per la produzione di biogas. In totale, la superficie agricola è pari a 800 ettari.

L'intervista

Syngenta è in campo, in tour per l'Italia. Un tuo giudizio sull'evento.
Manifestazioni come queste sono importanti per poter vedere in ambienti simili al proprio le colture in campo, al fine di constatare in specifici ambienti di coltivazione gli ibridi e le varietà di cereali autunno-vernini.
Sarà poi molto interessante vedere anno dopo anno l'evoluzione delle colture in funzione del cambiamento della situazione meteorologica. In annate avverse come questa possiamo notare come si comportano le piante in condizioni di stress.

L'orzo è fra i protagonisti di questa giornata….
L'orzo è una coltura interessante perché si accontenta di un apporto minore di concime rispetto agli altri cereali autunno-vernini e perché si può inserire utilmente in rotazione con il mais e con le altre colture che abbiamo nella Pianura Padana. Forse è stata un po' trascurata ultimamente, benché il Centro sperimentale per la cerealicoltura di Fiorenzuola d'Arda (Pc) abbia lavorato molto bene. Una nuova attenzione su queste piante è interessante perché da ricerca e sviluppo nascono le prospettive per le colture future.

Frutto della ricerca e sviluppo Syngenta, gli orzi ibridi sono alla loro "prima" in campo. Cosa ne pensi?
Sono interessanti. Costi, rendimenti, resistenza alle malattie saranno indicatori fondamentali per la scelta. Occorrerà valutare come si comporteranno nel corso degli anni. Nel mais gli ibridi hanno avuto un exploit notevole a partire dagli anni cinquanta, per cui oggi si è affermato. Per l'orzo le premesse sono buone: nonostante le condizioni meteo avverse di questa stagione le piante si stanno comportando bene.

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