Ricordiamo che lo studio ha analizzato gli effetti sui ratti dell'esposizione prolungata (2 anni) al mais Ogm (con o senza residui di glifosate), somministrato nella dieta (11% del totale), evidenziando tutta una serie di criticità che andavano da un notevole incremento della mortalità nelle femmine (addirittura 2-3 volte superiore), alla formazione di tumori in misura maggiore rispetto ai controlli (addirittura 4 volte nei maschi), passando per l'alterazione di un numero elevato di parametri fisiologici, sino a un possibile effetto di interferente endocrino attribuito all'erbicida.
In un documento di 37 pagine (rispetto alle 9 dell'Efsa, che però è stata più rapida) l'Autorità francese ha evidenziato numerose carenze sperimentali, evidenziate anche dall'Efsa stessa, che mettono a serio repentaglio l'attendibilità dei risultati e delle conclusioni degli autori:
- il protocollo sperimentale non è adeguato agli obiettivi dello studio, in particolare il numero dei soggetti trattati e dei controlli è insufficiente e non permette una corretta elaborazione statistica dei risultati;
- l'esposizione dei risultati è imprecisa e frammentaria;
- l'interpretazione dei risultati è forzata e pregiudizievole: il comitato scientifico dell'HCB ha rielaborato i dati dello studio con metodologie statistiche standard e l'incidenza dei tumori e la sopravvivenza media ricade, con poche eccezioni, nei valori tipici del ceppo di ratto utilizzato;
- le metodologie statistiche utilizzate nell'analisi dei parametri biochimici risultano inadeguate.
Tutto risolto? Forse: ma meglio non correre rischi
Nonostante la stroncatura dello studio, il Cees (Comitato economico, etico e sociale) dell'Hcb ha raccomandato l'effettuazione di uno studio analogo con risorse pubbliche e con protocollo da concordare tra gli esperti del comitato scientifico dell'Hcb e dell'Anses (Agenzia francese per la sicurezza alimentare), dimenticando stranamente l'Efsa (!), in modo da eliminare ogni residua incertezza.
Ma l'Efsa collabora con Séralini
Con beffardo sincronismo, l'Efsa ha messo a disposizione all'equipe del professor Séralini tutta la documentazione utilizzata per l'approvazione del mais Ogm NK 603, come annunciato in un apposito comunicato pubblicato sul proprio sito internet lo stesso giorno della diffusione dell'opinione dell'Hcb.
Come andrà a finire?
Indubbiamente sentiremo parlare ancora di questa vicenda, specialmente se il suggerimento del Cees verrà messo in pratica.
Per saperne di più
Comunicato stampa dell'HCB (Haut Conseil des biotechnologies) relativo ai risultati della valutazione dello studio del prof. Séralini.
Raccomandazione del CEES (Comitato Economico, Etico e Sociale) dell'HCB relativa allo studio del prof. Séralini.
Opinione del Comitato Scientifico dell'HCB sullo studio del prof. Séralini (in francese)
Comunicato dell'EFSA relativo alla messa a disposizione dell'equipe del prof. Séralini della documentazione utilizzata per approvare il mais OGM NK603.
Sito Internet Haut Conseil des biotechnologies
Review of the Séralini et al. (2012) publication on a 2-year rodent feeding study with glyphosate formulations and GM maize NK603 as published online on 19 September 2012 in Food and Chemical Toxicology
EFSA Letters: Letter to Prof. Séralini regarding EFSA’s Review of the Séralini et al. (2012) publication on a 2-year rodent feeding trial with Glyphosate Formulations and GM maize NK603 as published online on 19 September 2012 in Food and Chemical Toxicology
Link all'articolo di Seralini (versione gratuita: la pubblicazione ufficiale costa 31€)
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Fonte: Agronotizie