Un vortice mediterraneo continuerà a condizionare il quadro meteorologico del Paese almeno fino a venerdì, portando precipitazioni anche abbondanti su parte d'Italia con neve e una sostenuta ventilazione. Una parentesi di maltempo a tratti intensa che rinnova le sensazioni da pieno autunno, periodo dell'anno tradizionalmente caratterizzato dalle piogge e dai cieli grigi, con i primi freddi che gettano le basi per l'arrivo delle nevicate in quota sulle Alpi e Appennini, in vista dell'imminente stagione invernale.
Analisi e previsione
La vasta perturbazione che ha condizionato gran parte del territorio nazionale nei primi giorni della settimana si appresta a evolvere verso Levante. Nel corso delle prossime ore avvertiremo pertanto una maggiore stabilità atmosferica, anche se non saranno comunque esclusi residui disturbi, specie al Nord Est e su molti tratti dell'area tirrenica; la prima neve della stagione continuerà difatti a imbiancare l'arco alpino sopra i 1.000 metri di quota sul comparto centrorientale. Precipitazioni deboli o moderate interesseranno quindi il Veneto e il Friuli Venezia Giulia, mentre tra i settori centrali verranno coinvolte principalmente Toscana, Umbria, Lazio, Abruzzo e Campania.
La sostenuta ventilazione si farà sentire su entrambi i versanti, con possibili mareggiate sia lungo le coste tirreniche, sia lungo quelle adriatiche.
Con il passare delle ore subentrerà un graduale miglioramento inizialmente sulle regioni del Nord, anche se l'atmosfera sarà ben lontana dal considerarla prettamente tranquilla, perché fino al weekend l'instabilità si manterrà ancora viva soprattutto al Sud con un parziale coinvolgimento anche del Centro, ove il maltempo resterà attivo grazie alla presenza di un nuovo vortice depressionario in formazione tra la Sardegna e le Isole Baleari. Aria più fredda in discesa dai quadranti orientali alimenterà la bassa pressione, provocando fenomeni anche a sfondo temporalesco e una decisa e generale flessione delle temperature che porteranno anche delle fioccate sulle cime più alte dell'Appennino centrale.
Weekend: Italia spaccata in due
Scenari completamente diversi caratterizzeranno l'Italia nel fine settimana: da una parte la vasta depressione mediterranea che condizionerà il tempo al Centro Sud con piogge e temporali, dall'altra troveremo invece l'alta pressione, che regalerà una parentesi stabile e soleggiata sulle regioni del Nord.
La giornata di sabato 6 novembre verrà quindi animata da rovesci anche intensi sulle aree meridionali, in particolare tra Campania, Puglia, Molise e Basilicata. Un reiterato maltempo continuerà domenica 7, quando l'attenzione si sposterà sulla Sardegna dove non saranno esclusi possibili nubifragi accompagnati da colpi di vento importanti lungo le coste più esposte. Qualche fenomeno a sfondo temporalesco potrebbe raggiungere anche il basso Lazio, coinvolgendo l'area metropolitana della città di Roma.
Sulle restanti aree italiane avremo poche novità, come del resto anche su gran parte del Continente Europeo centroccidentale, ove andrà a distendersi una vasta area anticiclonica delle Azzorre che garantirà stabilità atmosferica i cui effetti si avvertiranno anche sul nostro Paese, in particolare al Nord e su parte del Centro. L'ampio soleggiamento provocherà un incremento termico durante le ore centrali del giorno, ma le forti escursioni termiche notturne porteranno la colonnina di mercurio fin quasi allo zero di notte e al primo mattino, specie nelle città più settentrionali.
Nuova settimana, ma Paese ancora diviso tra Nord e Sud
L'assetto barico sul comparto europeo si manterrà dinamico per tutta la prima parte di novembre, con l'avvicendamento delle intense perturbazioni atlantiche e le prime colate fredde dalla Russia. Tra le due figure chiave non mancheranno anche delle parentesi soleggiate più o meno lunghe, con valori termici ancora nel complesso miti.
La nostra Penisola si ritroverà proprio in mezzo a questo campo di battaglia, divisa tra le piogge e l'azione dell'alta pressione.
La nuova settimana aprirà quindi nel segno della stabilità soprattutto al Centro Nord, anche se non si avvertiranno sostanziali variazioni sotto l'aspetto termico in quanto le temperature si manterranno contenute nelle ore notturne, con minime vicine allo zero in Val Padana, quindi Milano, Torino, Venezia e Bologna.
Sulle aree meridionali, in particolare sulle due Isole Maggiori, l'azione depressionaria del ciclone mediterraneo innescherà ancora instabilità con rovesci temporaleschi anche di forte intensità.
La situazione resterà bloccata grazie al particolare assetto barico, con il vortice ciclonico incapace di evolvere verso Levante per la presenza di un'area anticiclonica sul comparto europeo orientale. Nel corso della nuova settimana avremo dunque ulteriori momenti instabili con piogge a tratti insistenti su Sicilia e Sardegna, in parziale estensione anche su parte del Sud tra giovedì 11 e venerdì 12; poche novità per le regioni settentrionali, con il sole che caratterizzerà sempre le giornate sui monti, mentre le nebbie e le nubi basse potrebbero influenzare le pianure e le valli.
Inverno in arrivo
Dalle ultime elaborazioni che ci giungono dai centri previsionali emergono novità circa la metà del mese. Dal modello americano Gfs va difatti a delinearsi una colata piuttosto fredda che prenderà il via dal Polo Nord, precisamente tra Russia e Scandinavia, la quale non avrebbe particolari difficoltà nel trovare la strada lungo i meridiani per il nostro Paese. Se tale evoluzione dovesse trovare conferma non sarà difficile incappare in un crollo delle temperature molto importante dapprima al settentrione e, successivamente, anche il resto dell'Italia.