"Interpoma è un progetto che nasce dal territorio e che quest'anno accoglierà in fiera visitatori da oltre 60 Paesi" Così Reinhold Marsoner, direttore di Fiera Bolzano, ha aperto i lavori dell'incontro di presentazione dell'edizione 2014 della fiera internazionale dedicata alla coltivazione, conservazione e commercializzazione della mela (Bolzano, 20-22 novembre). Gli spazi espositivi sono tutti esauriti (390 organizzazioni da 19 Paesi); i padiglioni sono pronti ad ospitare un pubblico in costante crescita, dai 6.000 iniziali ai 16.000 della precedente edizione (2012).
Innovazione varietale, nuove tecnologie per la protezione delle colture, andamento della domanda e dell'offerta saranno fra i temi portanti dei due "volti" di Interpoma: da una parte, l'offerta delle aziende fornitrici di soluzioni tecniche, dei vivaisti e delle associazioni di produttori protagonisti dell'area espositiva; dall'altra, gli approfondimenti curati dai 25 relatori del convegno "La mela nel mondo", tre giorni per conoscere le novità per la frutticoltura moderna nell'ambito dell'evento coordinato da Kurt Werth, pomologo di fama internazionale. "Nel convegno affronteremo temi di attualità, con uno sguardo al futuro" ha sottolineato Werth; "nel primo giorno sarà dedicata attenzione ai flussi commerciali, analizzando la struttura dell'offerta nei mercati dell'Europa orientale, del continente americano e dell'emisfero australe. Nel secondo e terzo giorno si parlerà di frutticoltura sostenibile: sarà un vero e proprio laboratorio di idee per l'agricoltura del futuro".
All'analisi dell'impatto dei cambiamenti climatici sulla melicoltura, delle tecniche di impianto e di allevamento, delle modalità di contenimento della deriva degli agrofarmaci, dello sviluppo di varietà resistenti, si affiancherà una valutazione del modello produttivo dell'Alto Adige, grazie agli spunti forniti dallo studio realizzato dalla FAO in occasione dell'anno internazionale dell'agricoltura familiare "Apple-producing family-farms in South Tyrol: an agriculture innovation case study".
Il segreto della melicoltura altoatesina?
"Aggregazione delle piccole realtà produttive in strutture organizzate, innovazione, formazione dei giovani agricoltori". Le parole di Georg Kossler, presidente del Consorzio della Mela dell'Alto Adige, svelano i plus del comparto produttivo dell'areale sud-tirolese; a questi si aggiungono "politiche di brand e attenzione alla sostenibilità. L'obiettivo? Un frutto di ottima qualità, sano, che rispetta le regole della natura".
Kossler ha anche confermato le previsioni di produzione rese disponibili durante Prognosfruit, ipotizzando un aumento del 6/7% e ha concluso: "abbiamo già raccolto il 40% del prodotto: si presenta di ottima qualità dal punto di vista organolettico, colorazione intensa, calibro conforme alle richieste del mercato".
Interpoma si prospetta come un appuntamento di rilievo per tutti gli operatori professionali del comparto, con approfondimenti a 360 gradi sui temi legati alla produzione ("La cisgenesi nel'ottica di una frutticoltura sostenibile. Un'alternativa ai fungicidi a beneficio dell'ambiente e del consumatore?" sarà, ad esempio, il titolo della relazione di Cesare Gessler, del centro di ricerca Eth di Zurigo) ed alla commercializzazione (grazie anche ai tour guidati organizzati anche quest'anno da Fiera Bolzano).
Per ulteriori informazioni: www.interpoma.it
Guarda il video realizzato nel corso della conferenza stampa (Bologna, 30 settembre 2014).
© AgroNotizie - riproduzione riservata
Autore: Cristiano Spadoni