“Abbiamo preso contatto con aziende specializzate in grado di offrire agli agricoltori abbonamenti a sistemi di antifurto ultra-tecnologici – sottolineano le associazioni in una nota congiunta – con un costo a partire dai 20 euro al mese. Ci stiamo attivando per raccogliere le proposte migliori, l’idea è quella di informare le aziende agricole sulle varie possibilità di abbonamento e non d’acquisto, di moderne apparecchiature antifurto, perché la tecnologie fa passi da gigante e gli agricoltori necessitano di una sistemistica che sia al passo con i tempi”.
“In pratica si tratta di sensori di movimento applicati ai mezzi agricoli, dotati di Gps – continuano – in grado di monitorare i campi 24 ore su 24, ma anche di controllare i percorsi di entrata e uscita dall’azienda: in questo modo, infatti, se un trattore di un contoterzista va ‘fuori rotta’, scatta l’allarme”.
“Sarebbe utile prevenire il fenomeno – spiega poi Gianni Tosi, presidente di Confagricoltura Bologna - ma capisco come non sia per nulla facile. D’altronde servirebbe un controllo più capillare del territorio e delle campagne da parte delle forze di pubblica sicurezza, con più volanti e più ronde, ma i mezzi sono molto limitati. Per questo è assolutamente necessario investire in nuove tecnologie per far si che, grazie alla tecnologia, si possano monitorare le situazioni più difficili e riuscire magari a intervenire. Il dato relativo ai danni economici non è facile da quantificare, ma parliamo comunque di milioni di euro. Per questo risulta fondamentale arginare il fenomeno”.