Ice Tokyo ha realizzato un’indagine sull’e-commerce dal titolo “Selling to Japan online” con l’obiettivo di favorire le vendite italiane dell’agroalimentare in Giappone. La ricerca, presentata in occasione del Cibus 2016 alla Fiera di Parma, vuole essere un focus sul grande potenziale del mercato e-commerce giapponese e soprattutto sulle grandi opportunità per l’agroalimentare made in Italy.

Il Giappone racconta alcune delle più grandi storie di successo per i brand esteri, in particolare nell’alimentare e in altri beni di consumo – sottolinea l’Ice di Tokyo – La buona notizia è sicuramente il fatto che i giapponesi stanno ora più che mai spostando i propri consumi e la propria spesa sui prodotti enogastronomici di qualità. Con un mercato così irresistibilmente gratificante a disposizione, la domanda non è se entrare o meno in questo mercato dalle grandi potenzialità, ma come entrarvi”.

La risposta è chiara – sottolinea il report – Vendere direttamente ai consumatori giapponesi è un ottimo modo per entrare nel mercato. Se da un lato entrarvi passando attraverso partner locali è un’opzione consigliabile, molte delle imprese straniere di maggior successo in Giappone oggi lo fanno direttamente”.

Nell’analisi di mercato dell’Ice Tokyo si indica che nel 2021 il mercato totale dell’e-commerce nipponico potrebbe toccare un valore di 25mila miliardi di yen, ovvero 210 miliardi di euro, pari al 18% del totale del fatturato retail. Dati molto attraenti per l’agroalimentare made in Italy.

I centri commerciali online conquistano una quota di mercato sempre maggiore, in particolare Amazon. I principali portali stanno guadagnando quote di mercato in molte categorie chiave”.

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