Sostenibilità ed innovazione sono parole chiave per comprendere l'evoluzione della protezione delle colture. Sono il leit motiv delle Giornate Fitopatologiche, l'evento biennale organizzato dal Diproval e dal Dipartimento di Scienze e tecnologie agroambientali dell'Università di Bologna, in collaborazione con le società scientifiche e Federchimica-Agrofarma.

Cervia ospita dal 9 al 12 marzo 2010 ricercatori, tecnici, rappresentati di enti pubblici (fra i quali i servizi fitosanitari regionali). Relazioni e poster presentano il bilancio fitosanitario della precedente annata, le nuove molecole, le prospettive nell'ambito della registrazione di nuovi formulati disponibili in commercio.

Di fronte a una platea di 200 partecipanti - ne sono attesi circa 400 per le quattro giornate - ha aperto i lavori Agostino Brunelli, Diproval (nella foto in basso a destra; alla sua sinistra, Ivan Ponti). La relazione introduttiva è stata presentata da Dino Sozzi, European Crop Protection Association (Ecpa, l'associazione delle aziende agrochimiche europee).

"La legislazione europea è la più severa al mondo in termini di autorizzazione di nuove molecole per la difesa delle colture", evidenzia Sozzi, ricordando come la sicurezza alimentare sia un obiettivo primario nell'approvazione delle norme relative alla protezione delle piante. Il nuovo pesticide package, che comprende il regolamento sull'immissione in commercio degli agrofarmaci e la direttiva sul loro Uso sostenibile, è ispirato dai principi di tutela dei consumatori e dell'ambiente.
"L'agricoltura sostenibile può e deve essere raggiunta all'interno di moderni sistemi produttivi agricoli", sottolinea Sozzi. "L'industria agrochimica è impegnata in prototipi di uso sostenibile e nel trasferimento delle conoscenze agli agricoltori: si pensi a progetti come Operation Pollinator, per la creazione di ambienti accoglienti per ausiliari parassitoidi e impollinatori, in apposite strisce di terreno adiacenti ai campi coltivati".

Brunelli e Ponti, Giornate Fitopatologiche 2010"L'agricoltura è guidata dall'innovazione". Citando uno studio del Financial Times, Sozzi pone l'accento sugli investimenti in ricerca delle aziende agrochimiche. "L'innovazione è una chiave di volta per l'evoluzione dell'agricoltura. Il settore primario è secondo solo al farmaceutico per l'ammontare di capitali investiti dalle aziende per lo sviluppo di nuove sostanze attive e la sperimentazione". Un approccio integrato è in ogni caso necessario per la sostenibilità delle produzioni. Se da una parte l'Ipm (Integrated pest management, produzione integrata, ndr) sarà obbligatoria dal 2014 per la gestione delle avversità, l'Icm (Integrated crop management, gestione integrata delle colture, ndr) e l'azione delle aziende agricole a tutela del territorio saranno linee guida fondamentali per l'evoluzione del comparto.

Antonio Guario, Servizio fitosanitario regionale della Puglia, nella seconda relazione della giornata d'apertura, ha evidenziato le nuove avversità recentemente riscontrate sul territorio italiano, evidenziando le gravi avversità che attanagliano i produttori nel presente e rischiano di creare elevati danni nelle produzioni future: dall'aleurodide Aleurocanthus spiniferus (al momento rilevato solo in un sito del Salento, nei comuni di Supersano, Nocilia, Ugento, Casarano), al punteruolo rosso delle palme, per il quale la situazione di emergenza è ormai insostenibile, in assenza di ulteriori interventi e disposizioni normative.

Floriano Mazzini, Servizio fitosanitario Regione Emilia-Romagna, e Marco Rosso, direttore di Agrofarma, hanno poi delineato l'evoluzione del quadro normativo italiano ed europeo relativo all'autorizzazione ed all'impiego dei prodotti per la difesa delle colture.

Il programma completo delle Giornate Fitopatologiche è disponibile qui