Gravissimi danni da gelate in Emilia Romagna. Sono 400 i milioni persi a causa del freddo di fine marzo-inizio aprile e pagarne il conto è la frutticoltura. In Friuli Venezia Giulia arriva invece una buona notizia, con l'ok dall'Ue per lo sblocco dei 50 milioni di euro del Fondo di rotazione. 
 

Friuli Venezia Giulia

Commissione Ue, con le nuove regola via libera ai fondi per l'agricoltura
Il Friuli Venezia Giulia potrà erogare, attraverso fondi del proprio bilancio regionale, contributi per un valore di 50 milioni di euro in favore delle imprese che operano nel settore primario. E' finalmente arrivato l'ok da Bruxelles ai provvedimenti già messi in cantiere dalla Regione per il sostegno ai vari comparti della filiera agroalimentare. Secondo la Commissione Ue, il pacchetto di misure proposte dalla giunta regionale è in linea con le condizioni stabilite nel quadro temporaneo degli aiuti di stato, avvalendosi pienamente della flessibilità nel contesto straordinario del Coronavirus.

"Adesso possiamo utilizzare i 50 milioni del Fondo di rotazione regionale e non risorse provenienti dall'Europa – sottolinea l'assessore Stefano Zanniercon questi fondi potremo finanziare la conduzione aziendale uscendo dai parametri fissati dal regime 'de minimis' oppure si potranno aprire linee di contrattazione con istituti di credito per le moratorie, spostando le scadenze di pagamenti su mutui già assunti con il fondo. Ed ancora possono essere compiute iniezioni di liquidità nel sistema, attraverso prestiti a tasso zero, senza tener conto del tetto massimo previsto nell'arco di tre anni dalle normative europee vigenti".
 

Emilia Romagna

Frutticoltura, 400 milioni di danni da gelate
Arrivano a sfiorare il 90% di raccolto i danni nei frutteti emiliano-romagnoli ad alta specializzazione produttiva, con quasi 9mila imprese agricole colpite e una stima provvisoria intorno ai 400 milioni di euro. E' questo il pesante resoconto delle gelate di fine marzo e inizio aprile che hanno colpito duramente le campagne dell'Emilia Romagna, citate nella lettera dell'assessore regionale all'Agricoltura Alessio Mammi e inviata alla ministra dell'Agricoltura Teresa Bellanova, finalizzata a richiedere l'applicazione della deroga sul decreto legislativo sulle calamità naturali. L'obiettivo è ottenere indennizzi e sostegni economici alle imprese agricole.

"Abbiamo fin da subito raccolto le segnalazioni dei danni da parte delle aziende agricole – sottolinea l'assessore – queste gravi perdite si uniscono poi al dramma del Coronavirus e ai problemi causati dalla cimice asiatica. Si rischia di vedere compromessa la propria attività seriamente, per questo c'è bisogno del sostegno delle istituzioni".

Dai dati raccolti, i danni potenziali vanno dai 30% di mele e pere fino ad arrivare al 90% per le albicocche. Un conto molto pesante riguarda anche pesche e susine (80%), altre varietà di pesche (60%), kiwi e ciliegie (50%).