La Regione Campania ha avviato per tempo il monitoraggio degli insetti fitofagi, in vista della stagione primaverile ed estiva nel quadro del Piano d'azione nazionale per l'uso sostenibile dei prodotti fitosanitari, potendo contare sulla collaborazione degli agricoltori singoli e associati. Un'azione fondamentale di prevenzione e lotta, nel tentativo di mitigare i danni di quelli più pericolosi per le colture agrarie, come la tristemente nota cimice asiatica, che in Campania, almeno fino ad ora, non sembrerebbe aver prodotto danni ulteriori rispetto a quelli dovuti alle altre cimici, e che a maggior ragione va monitorata.

È il caso dell'organizzazione di produttori Il Guscio che è già al lavoro per contrastare alcune delle più minacciose avversità fitosanitarie degli alberi da frutta in guscio e degli oliveti. È da poco iniziato il monitoraggio delle avversità fito-parassitarie sulle specie più rappresentative degli areali campani, con le osservazioni sul nocciolo, noce ed olivo.

L'attività è svolta nel quadro della "Rete di monitoraggio dello stato fitosanitario delle colture agrarie" di Regione Campania: "In collaborazione con Regione Campania si è partiti in perfetta sincronia con l'installazione dei più moderni sistemi di attrazione per catturare le più invasive specie entomologiche" spiega Sabato Castaldo direttore della Op Il Guscio.

La Op Il Guscio, grazie alla consolidata presenza tra gli aderenti delle più rappresentative aziende corilicole del territorio delle colline di Visciano, si è prestata con il proprio staff tecnico, in raccordo col referente provinciale della produzione integrata, Giorgio D'Agostino, del Servizio fitosanitario regionale per la provincia di Napoli, al fine di pianificare una strategia di contrasto avvalendosi delle più avanzate tecniche di difesa fitosanitaria.
 

Cimice asiatica, i primi avvistamenti del 2021

Proprio nei giorni scorsi in una ricognizione degli areali corilicoli - presso una abitazione - è stata avvistata la cimice asiatica. "Un nuovo avvistamento risale a due giorni or sono - afferma Castaldo - . Di concerto con il responsabile del servizio fitosanitario della provincia di Napoli si è deciso di collocare due tipi di trappole attrattive per la temibile specie aliena finalizzate ad un confronto per stabilire quale possa essere la più efficace".

"Si tratta di trappole di cattura massale
- aggiunge il responsabile della Op - e sono il perno di una strategia di difesa integrata contro la cimice asiatica, Halyomorpha halys, presente in Italia dal 2012".
 

Noce e olivo, tra Cydia pomonella e mosca olearia

Il monitoraggio fitosanitario del noce invece riguarderà la Cydia pomonella (carpocapsa), le trappole potranno aiutare a limitare e tenere sotto monitoraggio le popolazioni di carpocapsa mediante intrappolamento degli adulti, evitando anche l'accoppiamento e la successiva deposizione di uova che normalmente si trasformano in larve, causando danni ai frutti. Ulteriore controllo sarà rivolto al dittero Rhagoletis completa (mosca del noce) mentre sull'olivo saranno interessate la Bactrocera oleae (mosca dell'olivo) e la Prays oleae (tignoletta).

I campionamenti delle colture e i controlli sulle catture con le trappole di monitoraggio verranno eseguiti a scadenza settimanale da parte dei tecnici della cooperativa e i risultati resi pubblici in diverse modalità: social, sito web e WhatsApp.