Il Piemonte ha aperto il bando per gli impegni per l'agricoltura mettendo a disposizione un totale di 8 milioni di euro per i 5 anni nei quali avverranno i pagamenti per gli apicoltori.

 

Il bando, attivato sulla misura Aca 18 del Complemento dello sviluppo rurale 2023-2027, è riservato agli apicoltori professionali, cioè in possesso di partita Iva e regolarmente iscritti in camera di commercio, che possiedano almeno 52 alveari nelle zone ammesse ai contributi.

 

Gli impegni per l'apicoltura, infatti, sono destinati a sostenere l'attività apistica in determinati luoghi per garantire una adeguato servizio di impollinazione e quindi non sono previsti su tutto il territorio regionale.

 

In Piemonte le aree ammesse ai contributi sono quelle non urbane e non interessate da coltivazioni intensive e sono riportare nella cartografia regionale consultabile qui.

 

Il bando prevede due azioni: una destinata agli alveari stanziali e una destinata agli alveari usati per il nomadismo.

 

Gli alveari stanziali dovranno rimanere nelle aree ammesse ai contributi per tutto l'anno, mentre quelli nomadi per almeno 60 giorni in corrispondenza di determinate fioriture.

 

E per fare domanda di contributo gli apicoltori dovranno presentare e aggiornare annualmente una relazione tecnica dove indicare le zone, il tipo di apicoltura, il numero di alveari e i tempi di permanenza nelle aree ammesse per quanto riguarda gli alveari destinati al nomadismo e tenere un quaderno delle operazioni apistiche.

 

Un apicoltore può richiedere anche contributi per più apiari purché questi non abbiano più di 80 alveari per apiario e non siano a meno di 2,2 Km di distanza in linea d'area.

 

Non sono previsti obblighi riguardo al tipo di sottospecie di ape da miele allevata.

 

Il bando offre un contributo che va in base agli alveari presenti nei vari apiari nelle zone ammesse al bando che va da:

  • 2.000 euro/anno da 52 a 80 alveari;
  • 2.800 euro/anno da 81 a 120 alveari;
  • 3.600 euro/anno da 121 a 200 alveari;
  • 5.000 euro/anno da 201 a 360 alveari;
  • 7.200 euro/anno da 361 a 600 alveari;
  • 10.200 euro/anno da 601 a 920 alveari;
  • 13.800 euro/anno da 921 alveari in su.

I contributi non sono cumulabili con altri contributi per l'apicoltura del Psr 2014-2022 e con altri contributi delle misure agro-climatico-ambientali (Aca), mentre non c'è incompatibilità con i contributi previsti per l'Ecoschema 5 impollinatori.

 

Le graduatorie daranno la preferenza agli apicoltori che fanno biologico, agli alveari nelle zone comprese nelle aree Natura 2000 e agli Iap e ai coltivatori diretti.

 

Le domande dovranno esser inviate entro il 31 maggio 2023 sul sistema informativo della regione.


Per maggiori dettagli e informazioni si rimanda alla pagina ufficiale e al testo completo del bando.