La Fao ha pubblicato un nuovo manuale, dedicato alle buone pratiche per un'apicoltura sostenibile, che si va ad aggiungere alla collana sulle linee guida per le produzioni animali dell'Organizzazione per l'Alimentazione e l'Agricoltura delle Nazioni Unite.

Un lavoro che ha visto la partecipazione e i contributi di esperti oltre che dalla Fao stessa, di Apimondia, della Accademia Cinese di Scienze Agrarie e dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale Lazio Toscana.

Una pubblicazione che si presenta come un vero e proprio manuale di apicoltura mondiale, che va ad affrontare tutti gli aspetti delle produzioni apistiche considerando le particolarità di tutte le varie parti del mondo dove si fa apicoltura.

Apicoltura
che qui è intesa come gestione degli apoidei sociali, e comprende quindi non solo le api da miele europee, ma anche api da miele africane e africanizzate, quelle asiatiche, le api senza pungiglione dell'America e dell'Oceania e i bombi.

Le tematiche affrontate vanno dai cenni di storia dell'apicoltura, alla sua importanza socio economica, dalle tipologie di arnie usate nel mondo alle varie specie di apoidei gestiti dagli apicoltori, la loro distribuzione geografica e le risorse genetiche.

Sono poi analizzate le pratiche apistiche e tutte le produzioni ottenibili - dal miele al polline, dalla cera alla pappa reale, dal veleno alla propoli, dagli sciami alle regine - per poi affrontare anche altre attività legate all'apicoltura, come il servizio di impollinazione, l'apiterapia, il biomonitoraggio, l'apiturismo e le varie attività culturali connesse alle api.

Vengono trattate anche le tematiche della tracciabilità dei prodotti e del ruolo della ricerca e della formazione tecnica in apicoltura e delle tecniche di agricoltura di precisione applicate alla gestione delle api.

Un manuale che è quindi uno sguardo globale e globalizzante sul rapporto tra uomo e api sociali, che ne sottolinea anche l'importanza per l'agricoltura, l'alimentazione e l'ambiente.

E oggi è scaricabile gratuitamente dal sito della Fao, in lingua inglese, oppure direttamente qui.