In Sardegna non c'è tregua per gli allevatori ovini, ormai letteralmente assediati dalla blue tongue, la Febbre catarrale dei piccoli ruminanti trasmessa dal virus BTV. Le vaccinazioni tardano ad arrivare e l'Assessorato Agricoltura interverrà per indennizzare gli allevatori danneggiati: presto una delibera di Giunta metterà loro a disposizione una parte dei 2,5 milioni appostati sul bilancio regionale per le calamità naturali in agricoltura e le epizozie.

E nella mattinata di venerdì 10 settembre l'assessora dell'Agricoltura della Regione Sardegna, Gabriella Murgia, ha incontrato le associazioni di categoria per definire gli interventi urgenti in grado di far fronte alla nuova ondata dell'epizoozia di blue tongue.

Numerosi i focolai - concentrati soprattutto nel nuorese e nell'oristanese e in una nota della Regione Sardegna sono quantificati in 18.970 gli ovini infettati e 1.394 i capi morti alla data del 10 settembre scorso. Rispetto ai dati del 31 agosto l'incremento dei capi infetti è del 214%.
 

Le richieste delle organizzazioni agricole

Le associazioni hanno rappresentato all'assessora l'esigenza di accelerare la campagna di vaccinazione, anche attraverso la risoluzione delle problematiche legate alla carenza di personale veterinario presso le aziende sanitarie locali, che pure nei giorni scorsi sembravano in via di soluzione. I rappresentanti degli allevatori hanno inoltre sottolineato la necessità di mettere tempestivamente a disposizione delle aziende i prodotti repellenti più efficaci nei confronti degli insetti vettori del virus. Per far fronte ai danni subiti dagli allevamenti ovini, le associazioni richiedono infine all'Assessorato di poter rendere disponibili risorse finanziare adeguate per ristorare le perdite di reddito dovute alla epizoozia.
 

Le risposte dell'assessora Murgia

L'assessora Murgia ha ricordato che la competenza per la vaccinazione degli animali infetti da epizoozie è in capo ai servizi veterinari delle Asl e, a tal fine, sta richiedendo l'attivazione di un tavolo urgente con l'Assessorato della Sanità, al fine di avviare una massiccia e tempestiva campagna di vaccinazione. Riguardo alle carenze di personale veterinario presso le Asl e alla richiesta, pervenuta da alcune associazioni di categoria, di poter utilizzare per le vaccinazioni i veterinari dell'agenzia Laore (ex Ara), l'assessora ha fatto presente che ciò implicherebbe distogliere questo personale dalle attività obbligatorie di assistenza tecnica collegate con la misura per il benessere animale del Programma di sviluppo rurale, con conseguente perdita dei finanziamenti per gli allevatori che beneficiano di tali fondi.

Per quanto riguarda il problema dei repellenti, ha spiegato che, in assenza di una norma di legge specifica, i tempi tecnici per mettere in piedi un nuovo sistema di aiuto, anche se in regime de minimis, da parte dell'Assessorato dell'Agricoltura per rimborsare i costi agli allevatori - come richiesto da alcune associazioni - sarebbero inadeguati rispetto alla necessaria tempestività.

I repellenti, il cui utilizzo facoltativo è previsto nello specifico piano di contrasto all'epizoozia predisposto dalla Sanità, dovrebbero essere acquistati in blocco attraverso un intervento ordinario della Sanità e distribuiti alle aziende tramite i servizi veterinari. Solo in questo modo si raggiungerebbe la necessaria celerità di intervento.

Per quanto riguarda, infine, i fondi necessari per il ristoro dei danni, l'assessora Murgia ha assicurato alle associazioni di poter stanziare le necessarie risorse, a valere su una dotazione di circa 2,5 milioni di euro già presente nel bilancio dell'Assessorato agricoltura per far fronte ad eventi calamitosi ed epizoozie. Tali risorse saranno quindi rese disponibili quanto prima, attraverso una imminente delibera di Giunta con cui si attiverà un intervento di ristoro dei danni, a cui seguirà la ordinaria procedura di comunicazione dell'aiuto agli uffici dell'Unione Europea e la tempestiva pubblicazione dei bandi.